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Gustav Klimt Fregio di Beethoven

Gustav Klimt Fregio di Beethoven

Gustav Klimt Fregio di Beethoven. Della lunghezza di 34 metri, questo murale di Gustav Klimt trae il suo tema principale dalla Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven. La sua composizione e la storia che racconta hanno da sempre ispirato artisti e poeti, ma sollevato anche numerose polemiche.

Il Fregio di Beethoven viene installato nel 1902 nella navata sinistra (Hauptraum) del Palazzo della Secessione di Vienna in occasione di una mostra dedicata al grande compositore. Solo un anno dopo, però, conclusa una successiva esposizione su Gustav Klimt, il fregio viene smontato.

Divisa in numerose parti, sette per la precisione, e passata di mano in mano l’opera è vittima della repressione nazista. Infatti è di proprietà di un nota famiglia di collezionisti ebrei: i Lederer. Nel 1973 viene comprata dal Governo austriaco e nel 1968 ritorna nel luogo per il quale è stata progettata: il Palazzo della Secessione. Palazzo dove oggi è esposta in una sala ad hoc nel piano sotterraneo.

Ma cosa racconta ancora oggi questa stupenda e immensa opera di Klimt?!?

Gustav Klimt Fregio di Beethoven: cosa rappresenta

Il fregio è diviso su tre pareti che da sinistra a destra seguono i tre episodi della narrazione: L’anelito alla felicità, Le forze ostili e l’Inno alla gioia. Tre porzioni di un’unica storia d’amore, quella del Cavaliere Artista dall’armatura dorata che deve raggiungere la sua amata. Ma può raggiungerla solo affrontando sirene e gorgoni, fiumi di uomini e teschi fluttuanti ma soprattutto Tifeo, uno scimmione con ali e coda da serpente, pronto a difendere metaforicamente la materialità della vita. Il Cavaliere arriverà all’amata privo di armatura per affondare nell’abbraccio dominante della Poesia.

Le numerose critiche che quest’opera ha suscitato fin dalla sua realizzazione per via della rappresentazione del male nella sua bruttezza sono naturalmente oggi prive di fondamento e l’opera è tra le più ammirate di Vienna.

Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche.

Gustav Klimt

Fregio di Beethoven (particolare de Le forze ostili), 1902, murale, 34 metri, Palazzo della Secessione, Vienna, image source: secession.at

#letturedarte

Se vuoi approfondire ti suggerisco di dare un’occhiata al libro Gustav Klimt. L’oro della seduzione di Eva di Stefano. Era la mia prof di Arte contemporanea in Triennale e curatrice di numerose mostre su Klimt in Italia e all’estero.


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