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Ciao ragazzi,

il post di oggi nasce da una domanda curiosa che nei messaggi privati soprattutto di Instagram mi viene posta spesso. Qual è il mio percorso di studi e se ho consigli per chi come me ama l’arte e vorrebbe approfondire

Ho deciso quindi di raccontarvi la mia esperienza che magari potrà essere d’aiuto a chi sta facendo o dovrà fare presto la scelta dell’università. Ovviamente si tratta di mie opinioni personali ed esperienze che però mi fa piacere condividere con voi.

Per me scegliere di studiare Storia dell’arte in università è stato abbastanza naturale. Infatti avendo fatto il liceo classico e avendo avuto la fortuna con i miei genitori di viaggiare moltissimo e visitare musei e mostre mi è venuto spontaneo assecondare le mie passioni. E studiare ciò che più mi interessava. 

La scelta della Triennale

Forse in maniera inconsapevole non mi sono mai posta il problema dello sbocco lavorativo all’iscrizione in Triennale al corso di Storia dell’arte a Palermo. A dire il vero quando mi veniva chiesto cosa avrei desiderato fare una volta laureata o mi veniva posto il solito dubbio sull’utilità di ciò che studiavo rispondevo dicendo che per me il problema non si poneva neanche. E vi spiego perchè.  

Ho sempre pensato che l’arte fosse una delle più interessanti forme di espressione dell’uomo e di partecipazione alla vita collettiva. Per questa ragione è da sempre esistito un sistema di valorizzazione, conservazione e scambio delle opere d’arte. Con questa consapevolezza e con il desiderio di conoscere, trasmettere e condividere l’arte ogni dubbio sullo sbocco lavorativo non si poneva neanche. 

L’alternativa: Architettura

L’unica alternativa che avevo valutato era quella di iscrivermi alla facoltà di Architettura. Questo perché sarebbe stato un percorso di cinque anni con un corpo docente e un curriculum già affermati. Nel frattempo però era nato solo da qualche anno a Palermo sotto la Facoltà di Lettere un nuovo corso di studi triennale: Scienze e Tecnologie dell’arte. 

La Triennale in Storia dell’arte a Palermo

Non ho avuto bisogno di pensarci moltissimo e ho deciso di scegliere il percorso triennale per due ragioni. La prima ovviamente le materie all’interno del corso molto più legate alla storia dell’arte e meno all’ambito scientifico come poteva essere ad Architettura. E la seconda poi la possibilità di scegliere di trasferirmi con la magistrale e di specializzarmi con maggiore consapevolezza. 

La mia Triennale a Palermo prevedeva materie vincolanti di base e materie opzionali a scelta. Il primo anno e le prime materie non me le dimenticherò mai, in particolare le lezioni di Psicologia delle arti e gli appunti folli sui libri di Arnheim e della Gestalt. 

Superato lo scoglio iniziale della prima materia le successive erano molto focalizzate sulla Storia dell’arte quindi prima medievale e poi moderna e infine arti applicate. Questo mi ha dato molta spinta. Durante tutto il percorso triennale erano previste anche materie meno specializzanti ma comunque fondamentali per un futuro storico dell’arte come Storia contemporanea o Letteratura italiana e inglese

Il secondo anno

Il secondo anno è stato il mio preferito perchè il primo semestre ho approfondito Museologia e il secondo Estetica e lì ho capito davvero di aver fatto la scelta giusta e come proseguire poi nella specialistica. In terzo anno con le lezioni di Legislazione dei beni culturali e Storia dell’arte contemporanea ho trovato il mio mondo. 

La mia tesi di laurea Triennale l’ho dedicata allo studio e all’approfondimento di alcune opere di Alighiero Boetti, in particolare al concetto di multiplo e alle Mappe

Consigli sulla Triennale

Il consiglio che vi dò riguardo la Triennale è sicuramente non solo quello di scegliere qualcosa che vi piace ma anche di non stancarvi mai di approfondire. Tutto quello che si può imparare dalle persone che ci circondano in quel momento sia colleghi che professori va intellettualmente rubato. Inoltre, vi suggerisco di stare nei tempi. Nessuno si accorgerà mai se avete perso o guadagnato un anno, non è un concorso a punti. Però per esperienza personale avere un metodo e tenere un ritmo costante nel preparare e dare le materie aiuta tantissimo. è come vincere una partita dietro l’altra, per cui non ci si stanca mai di giocare. 

Economia dei beni culturali: quale corso scegliere

Dopo diverse notti insonni a cercare su internet un corso di laurea magistrale che facesse al caso mio ho finalmente trovato la soluzione. Volevo infatti da una parte continuare a studiare arte dal punto di visto storico. Dall’altra mi ero appassionata particolarmente a museologia e legislazione dei beni culturali quindi non volevo continuare con una specialistica in Storia dell’arte. 

Alla fine del secondo anno triennale avevo individuato due – tre corsi particolarmente interessanti: 

A questo punto non volevo più rimanere a Palermo ma neanche pesare sui miei genitori. Quindi mi sono messa a cercare come una pazza la migliore soluzione. La Ca Foscari era in una città che conoscevo bene perchè vicina a Trieste dove abita mia nonna. E in più era l’unica università pubblica delle tre quindi quella con la retta più economica. 

Lo IULM era molto interessante ma in una città che non conoscevo e con un piano di studi che non mi convinceva del tutto. La Cattolica aveva un piano di studi con un ottimo mix. Materie di carattere economico quindi di studio del mercato dell’arte e valorizzazione dei beni culturali e al tempo stesso di carattere filosofico artistico come Fenomenologia delle arti. L’unico problema, non indifferente, era la retta. 

La Borsa di studio Giuseppe Toniolo

Continuando le mie ricerche su Internet ho trovato finalmente un’opportunità: la Borsa di Studio Giuseppe Toniolo. Piccolo problema si tratta di una borsa di studio per merito a copertura totale della retta che si basava su un test, la valutazione del curriculum di studi e un colloquio a Milano. Ovviamente vincerla mi avrebbe assicurato il corso in Cattolica. E anche la possibilità di studiare a Milano che è sempre stata in Italia la capitale dell’arte contemporanea.

Mi sono iscritta al concorso e ho inviato il mio piano di studi con i voti. A giugno ho fatto il primo test e l’ho superato per poi volare a luglio lo stesso giorno della laurea a Milano per fare il colloquio. La selezione era molto competitiva perché stiamo parlando di una borsa di circa 12.000€. Ma con il 110 e Lode della Triennale, un buon test di cui la prima domanda sono stata fortunata era su Lucio Fontana e la seconda su Hemingway e un colloquio interessante, l’ho vinta e a settembre sono arrivata in Cattolica. 

Economia e gestione dei beni culturali: Cattolica a Milano

Qui la specialistica si divideva e se siete interessati si divide ancora in due filoni principali: economia e arte. Da una parte materie come Gestione finanzia per le imprese culturali e dall’altra Museologia e Promozione per l’arte e la cultura. 

L’introduzione di materie economiche per me inizialmente è stata una novità. Però di certo il valore aggiunto di questo percorso consiste nell’incontro con insegnanti che sono professionisti del mondo dell’arte e nelle attività pratica e nei progetti di promozione culturale. Per esempio fin dalla prime materie mi sono ritrovata ad analizzare bilanci reali di istituzioni culturali come la Fondazione Orestiadi di Gibellina. Oppure ad organizzare collezioni d’arte con un determinato budget o a presentare una proposta di mostra per l’ipotetica riapertura di Palazzo Citterio accanto per la Grande Brera. 

Attività, incontri, inaugurazioni…

Fin da subito mi è venuto naturale partecipare ad ogni attività, incontro, inaugurazione o corso che l’università o Milano mi offrivano. E quasi subito, un po’ per caso, ho trovato il mio primo stage nel mondo dell’arte che si è poi trasformato nel mio lavoro full time per cinque anni. Ma di questo se volete ve ne parlerò in un prossimo video sulla mia esperienza lavorativa. 

Tornando alla scelta della magistrale, non posso negare che per me personalmente sia stata la scelta giusta. Però come consiglio so che oggi ci sono altri corsi oltre quelli che ho citato e se dovessi scegliere terrei in considerazione ad esempio anche la Bocconi con il suo corso di laurea magistrale in inglese. 

Seconda laurea magistrale in Storia dell’arte

Certamente tutti questi corsi che ho citato sono perfetti per chi desidera approfondire la Gestione dei beni culturali e il Mercato dell’arte. Se invece durante la triennale ci si rende conto che si vuole continuare anche in magistrale a dare un taglio più di ricerca accademica e quindi storico artistico, vi capisco. E capirete tra poco perchè. La specialistica in Storia dell’arte a quel punto è la scelta migliore. In questo caso consiglio sempre di scegliere sulla base della propria specializzazione in campo storico. Quindi ad esempio alcuni corsi come quello a Firenze sono più adatti per chi si occupa di Arte moderna che in università va da Masaccio alla fine del Barocco. Invece altri corsi come quello di Milano o Torino sono più indicati per chi vuole approfondire il ‘900 e Udine e Venezia per l’arte contemporanea. Mi raccomando fate le vostre ricerche. 

Questi sono quelli che ho preso in considerazione anche io quando ho deciso alla fine della mia prima magistrale nonostante il lavoro full time in Archivio di iscrivermi ancora una volta in università per una seconda laurea specialistica in Storia dell’arte. 

Storia dell’arte in Unipa

Conclusa quindi la laurea in Cattolica, dopo una serie di considerazioni ho deciso di iscrivermi alla laurea specialista di Storia dell’arte all’Università di Palermo da non frequentante.

Questo perchè sentivo la necessità di concludere in un certo senso il mio percorso triennale da storico dell’arte. Però con occhi nuovi e forse più pronti ad affrontare lo studio dell’arte al fine di valorizzarla. Inoltre, questa chance mi ha dato l’opportunità di tornare periodicamente in Sicilia, anche se solo un paio di giorni ogni sessione per dare una materia e fare un bagno al mare.

Non è stato per nulla facile conciliare il lavoro con mostre e viaggi sempre in giro per l’Italia e l’Europa e lo studio per gli esami. Però sono sempre convinta che ne sia valsa la pena. Così forse ho sacrificato molto dal punto di vista personale. Ma mi sono ritrovata a 26 anni con una triennale, due magistrali e 5 anni di esperienza lavorativa in un modo che amo, quello dell’arte. 

Il mondo dell’arte e i miei consigli

Quindi quello che vi dicono sul mondo dell’arte è vero. Non sarà semplice e vi ritroverete davanti milioni di persone. Persone convinte che quello che studiate sia inutile e che avranno anche il coraggio di dirvelo in faccia. Però non fa niente perché ce ne saranno altrettante che vi sproneranno a fare quello che amate. L’unica cosa che fa davvero la differenza è essere i primi a non prenderla alla leggera. Quindi frequentate tutte le mostre, inaugurazioni ed eventi a cui potete andare e sfruttate ogni minima occasione per scoprire qualcosa di nuovo.

I miei consigli:

  • iscrivetevi in triennale a storia dell’arte soltanto se è davvero la vostra passione
  • cercate a partire dal secondo anno della triennale di individuare una specializzazione per la magistrale: storia dell’arte, economia dei beni culturali o comunicazione
  • se avete la possibilità studiate, spostatevi o frequentate una città con tanta offerta dal punto di vista artistico e culturale. In Italia per fortuna non mancano: Roma, Milano, Venezia e Torino per prime.
  • sfruttate ogni occasione per scoprire e vivere in prima persona l’arte. Leggere e informarsi. Anche attraverso i social ovviamente ha sempre senso quindi se siete davvero appassionati iscrivetevi al mio canale Youtube e seguitemi anche su Instagram. 
  • abbiate le idee chiare in specialistica sulla vostra futura professione nel privato quindi gallerie e case d’asta, nel pubblico quindi musei o istituzioni, editoria, aziende private per il digitale, la conservazione o la promozione. Molto dipenderà probabilmente dalle prime occasioni lavorative ma non fatevi per forza definire e limitare da queste. Infine, ultimo consiglio.

Le mie opinioni

Non fatevi abbattere da nessuno durante gli anni in università ma soprattutto non fatevi definire da nessun professore di una materia sbagliata o da nessun capo del primo stage non retribuito. 

Come vi dicevo all’inizio questi sono consigli basati esclusivamente sulla mia esperienza personale e sulle mie opinioni. Le scelte universitarie dipendono spesso da condizionamenti esterni o da motivazioni personali come vi ho raccontato ed è successo anche a me. 

Spero comunque che questo video sul mio percorso di studi via sia piaciuto ma soprattutto che i miei consigli vi possano essere utili nella scelta. E se alla fine vi iscriverete a storia dell’arte o economia dei beni culturali sono certa che i prossimi video che usciranno sul canale vi piaceranno perché abbiamo un paio di passioni in comune quindi date un’occhiata e iscrivetevi al canale!


20 Professioni nel mondo dell’arte

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