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Autentica di un’opera d’arte. Cosa è?

“Autentica di un’opera d’arte? Cosa è?” Oggi cercherò di rispondere alla domanda del secolo nel mondo dell’arte, soprattutto contemporanea. Che cosa è l’autentica di un’opera d’arte? Molti amici collezionisti si ritrovano a comprare opere in fiera, in galleria o in asta o addirittura direttamente dagli artisti e a dover richiedere personalmente l’emissione di questo documento.

Ma scopriamo di cosa si tratta e perché è importante possederlo insieme all’opera come se ne fosse parte integrante.

Autentica di un’opera d’arte. A cosa serve?

Lo scopo principale dell’autentica è quello di garantire che l’opera sia originale. Un pezzo unico eseguito dall’artista che l’ha firmato. Avendo lavorato per molti anni in un Archivio d’artista direi che una delle nostre attività principali insieme alla collaborazione con i musei nell’organizzazione delle mostre era sicuramente quella della identificazione di falsi e dell’emissione di autentiche e certificati di archiviazione.

Infatti nel caso in cui l’opera acquistata sia stata realizzata da un artista vivente è indispensabile farsi fare l’autentica dallo stesso artista. Oppure, chiedere alla galleria dalla quale essa è stata comprata di fare da intermediario. Ma in questo caso l’autentica deve essere assolutamente firmata dall’artista.

Nel caso in cui l’opera non abbia un’autentica originale e l’artista non sia più in vita ma si è certi dell’originalità e dell’autenticità dell’opera stessa bisogna rivolgersi ad un esperto la cui competenza viene solitamente riconosciuta degli eredi dell’artista. Questo è il caso ad esempio delle opere regalate, ereditate o acquisite da artisti non più in vita. Si dovrebbe trattare per ogni artista di una sola autorità. Un’autorità riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Meglio se organizzata in forma di archivio, di fondazione oppure di galleria d’arte autorizzata ad emettere expertise ufficiali sull’originalità dell’opera.

Autentica di un’opera d’arte. Cosa è?

In molti casi l’autentica consiste di un’immagine stampata su carta fotografica del fronte dell’opera. Sul retro di questa immagine l’artista scrive una breve didascalia che per correttezza dovrebbe riportare in maniera completa: il titolo, l’anno di realizzazione, la tecnica, i materiali e commenti e note aggiuntive sullo stato dell’opera o sull’installazione. E poi la firma dell’artista scrivendo una frase standard come: “Io XY riconosco questa mia opera come autentica”. 

Nel caso di sculture uniche quindi con una realizzazione sotto i 9 pezzi oppure di multipli o stampe bisognerebbe realizzare un documento di autentica per ogni esemplare fotografando l’opera e riportando sul retro nella didascalia anche il numero del pezzo.

La pratica della realizzazione dell’autentica può sembrare soprattutto agli inizi della carriera di un artista solo un’azione marginale, ma vi assicuro che non lo è. E al tempo stesso per un collezionista che desidera mantenere il valore delle sue opere può sembrare solo un pensiero in più, un documento da richiedere e conservare. Anche in questo caso vi assicuro che non è così: se in un secondo momento si vorrà infatti vendere eventualmente l’opera questo documento sarà fondamentale per accertare l’autenticità e mantenere il valore. 

Autentica di un’opera d’arte. Il problema dei falsi

Il valore delle opere d’arte sul mercato di un artista come ho spiegato nel mio video su Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte è condizionato anche dalla presenza di falsi. Il problema dei falsi infatti, e della legittimazione o meno all’autentica rimane un tema molto dibattuto nel mondo dell’arte. Tutti i protagonisti del sistema dell’arte dovrebbero sapere conoscere il mercato ma soprattutto le leggi comuni e del Paese in cui si vendono o acquistano le opere.
L’emissione dell’autentica o di un certificato di accompagnamento dell’opera è diffuso e obbligatorio per legge in alcuni Paesi come ad esempio l’Italia. Il certificato di autentica o semplicemente Autentica è presente infatti nel Codice dei Beni culturali all’art 64:

Chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica, ovvero di oggetti d’antichità o di interesse storico o archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione che ne attesti l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull’autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell’opera o dell’oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi.

Questo genere di leggi, ovviamente nascono dalla necessità di eliminare il problema della contraffazione delle opere d’arte.

L’importanza dei documenti dell’opera

Nel caso dell’artista l’autentica non è l’unico documento che va conservato insieme all’opera. Sembrerà forse un’esagerazione ma se si pensa ai propri lavori come a dei grandi capolavori bisogna non soltanto crearli, preservarli e promuoverli ma fin dall’inizio conservare i documenti che in futuro ne racconteranno la storia. 

Nel caso del collezionista invece i documenti come la fattura d’acquisto dall’artista, la galleria o la casa d’asta è di certo un altro documento da mantenere per dimostrare l’acquisto lecito da parte di una terza parte e preservare la storia e il valore dell’opera. 

Vi potrà capitare di sentire parlare oltre che di Autentica anche di Certificato di archiviazione. Alcuni archivi e fondazioni o artisti considerano i due documenti differenti e ne rilasciano uno a titolo gratuito – l’autentica -, l’altro dietro pagamento di un contributo spese per le ricerche d’archivio – il certificato di archiviazione.

In ogni caso l’autentica è il documento obbligatorio e più diffuso, mentre il certificato a discrezione dell’archivio può essere considerato il documento necessario per far sì che l’opera sia registrata nel Catalogo Generale o ragionato dell’artista.

Autentica di un’opera d’arte. Il prezzo dell’opera

Come ho già detto nel mio video sul prezzo dell’opera la definizione del prezzo di mercato è di certo influenzata da diversi fattori:

  • l’essere in vita dell’artista
  • la presenza di un’autentica o di un certificato di archiviazione attendibile 
  • la pubblicazione sul catalogo generale o ragionato dell’artista 
  • la presenza sul mercato di falsi accertati

Potete capire quindi come l’emissione e la conservazione di un documento completo come l’autentica sia fondamentale per la storia dell’opera e per l’accertazione dell’autenticità quindi per il suo valore. 

L’ideale sarebbe avere un documento ufficiale unico e ripetibile che possa essere riconosciuto a livello nazionale e internazionale in maniera tale da creare uno standard. Ci sono alcuni software di archiviazione che  permettono agli artisti non soltanto di creare un proprio database, ma anche di realizzare la autentica. Questi però non sono sempre accessibili da tutti e comunque lo standard varia leggermente. 

Però se siete degli artisti e avete bisogno di un template per iniziare a emettere le autentiche delle vostre opere potete scaricare un pdf che ho realizzato per voi da stampare. 

📥 Scarica il template dell’Autentica

E infine, ecco, alcuni esempi italiani di Archivi d’artista che emettono autentiche e certificati di archiviazione

Se volete anche raccontarmi delle vostre avventure con le autentiche sono sempre curiosa. E anche io ne avrei tante da raccontare sia personali che di amici. 

Alla prossima!!

Ciao, se hai suggerimenti e consigli contattami sui social. Mi trovi sempre su Instagram, Facebook e Twitter. A presto!