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Francis Bacon tre studi per figure

Francis Bacon Tre studi per figure ai piedi della Croce

Francis Bacon Tre studi per figure ai piedi della Croce. Che il Crocifisso sia un tema ricorrente nella storia dell’arte occidentale non è in dubbio. Ma le rappresentazioni che lo vedono protagonista nel Novecento sono sempre aliene alla tradizione nella forma e legate ad essa piuttosto nell’idea.

Il titolo dell’opera Tre studi per figure ai piedi del Crocifisso di Francis Bacon si riferisce alle figure che nelle storie sacre si trovavano ai piedi del Cristo in croce. Bacon, però, in questo trittico,  le snatura, le trasforma e le presenta come una riflessione sulla condizione moderna dell’esistenza. Questo può essere considerato il primo lavoro nel suo stile maturo.

L’opera

Un fondo arancio, tre corpi per nulla perfetti, caratterizzati da colli allungati e forme mostruose si dimenano nello spazio. È il 1944 e il lavoro verrà esposto per la prima volta un anno dopo, nel 1945,  lo stesso anno in cui verranno rilasciate le prime immagini dei campi di concentramento nazisti.

Il primo pannello sulla sinistra presenta delle tre quella che potremmo definire la figura più umana, caratterizzata da larghe spalle, naso pronunciato e capelli bruni. Avvolta nell’ombra spinge il nostro sguardo da sinistra verso destra e quindi all’interno del trittico stesso verso la compagna al centro.

La figura del secondo pannello appare centrale e amorfa. Ne si riconosce soltanto la bocca spalancata, mostruosa e forse una benda che ne copre gli occhi.

La terza sulla destra, infine, si rivolge anch’essa, come la prima al centro ed appare umana poiché se ne riconoscono l’orecchio, le costole ma soprattutto la bocca spalancata. Come le altre anche questa poggia il proprio corpo su una superficie, ma diversamente dalle precedenti (un tavolo e uno sgabello) in questo caso si tratta come di un prato, di un tappeto erboso.  

Non stupisce che in una sua dichiarazione Bacon abbia associato le tre immagini alle Eumenidi, figure mitologiche, divinità punitrici, maledette e vendicative.

L’analisi degli storici

Per alcuni studiosi, però, il lavoro vorrebbe denunciare l’assurdità dei tempi moderni, dell’Olocausto e della guerra nucleare attraverso una riflessione pessimistica sul mondo. Che questo possa essere il reale messaggio dell’opera a mio avviso non è possibile stabilirlo, ma conoscendo la vita personale dell’artista, nato nel 1909, non è difficile immaginare che conoscesse da vicino le difficoltà della guerra.

Guerra che in prima persona egli, però, non ha mai vissuto avendo avuto la possibilità di non prestare servizio militare per via di una malattia asmatica che lo aveva condizionato dalla gioventù.

Penso che l’arte sia un’ ossessione per la vita e, dato che siamo esseri umani, la nostra più grande ossessione è quella per noi stessi.

Francis Bacon

Tre studi per figure ai piedi del crocifisso, 1944, olio su tela, 3 elementi, 116×96 cm cad., Tate Britain, Londra imagesource: Tate Britain

Per dare un’occhiata ad un altro post legato al tema del Crocifisso nel ‘900 ti consiglio di cliccare qui. Enjoy!

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