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Perché l’arte è utile

Perché l’arte è utile? Negli ultimi anni mi sono state poste delle ottime domande sulla natura del mio lavoro ma soprattutto sullo scopo dei miei interessi. La più diffusa è stata sempre relativa all’utilità dell’arte.

Così ho deciso di dedicare all’interno della rubrica sui ‘Miti da sfatare’ un post e un video proprio all’utilità dell’arte. Per farsi trovare preparati con delle buone risposte!

Perché quindi porsi questo problema dell’utilità soltanto quando si parla di arte? Effettivamente alcuni dei motivi che ci spingono a guardare una serie tv, una partita di calcio o un video su Yotube sono comuni a quelli che ci spingono a visitare un museo o a leggere un libro.

Vi è infatti sempre secondo me una componente di intrattenimento, una di partecipazione emotiva e una di apprendimento. Il chè rende tutte queste azioni solo apparentemente inutili.

Vediamo insieme 10 motivi per cui l’arte secondo me è utile.

Perché l’arte è utile – 1. Arte come insegnamento

L’arte può raccontarci molto della nostra storia e della nascita della nostra cultura ed è stata spesso utilizzata per scopi pedagogici.

Basti pensare ai dipinti e ai mosaici cristiani o alle vetrate delle più importanti chiese realizzate con lo scopo di tramandare le storie narrate nella Bibbia a chi non sapeva leggere. O alla storia del Buddha tramandata di generazione in generazione anche attraverso la sua rappresentazione in sculture o rilievi.

Le opere d’arte a fondo storico hanno sempre avuto lo scopo di trasmettere la vita e quindi la storia. Che sia il ritratto di un signorotto ciccione o di una regina o di una flotta navale, c’è sempre la volontà di tramandare un messaggio e rimanere nell’immaginario collettivo.

Non avremmo idea del volto di Napoleone o della regina Elisabetta I o di grandi artisti come Van Gogh senza le decine di quadri che li rappresentano.

2. Arte come propaganda

E a proposito di storia un altro scopo diffuso dell’arte nei secoli è stato quello della propaganda politica.

Vi sono centinaia di esempi da poter fare nell’antichità ma ce ne sono alcuni che secondo me oggi sono più rappresentativi di altri.

Il primo è lo zio Sam che ci invita tutti alle armi durante la prima e la seconda guerra mondiale.  Ricordo fu usato a scuola da me per una elezione dei rappresentati d’istituto tanto era entrato nell’immaginario collettivo.

E la seconda più recente è l’opera dell’artista americano Fairey dal titolo HOPE diventata il manifesto per le elezioni di Barack Obama in America.

Perché l’arte è utile – 3. Arte come meditazione o devozione

Bisogna distinguere tra l’utilizzo dell’arte per devozione e per meditazione.

Non penso sia difficile ricordare le mille volte in cui fin da bambini abbiamo incontrato opere d’arte per uso votivo: i quadri o le sculture nelle nostre chiese ne sono un esempio.

Ma le origini di queste immagini di devozione sono lontane nella storia e risalgono di certo all’antichità se si pensa alle grandi sculture di Zeus e Atena o alle figure dei Lares romani ma anche in oriente alle sculture degli antenati che ti proteggono protagoniste perfino di cartoni animati della Disney come Mulan.

L’arte come meditazione invece può essere sì legata al momento della preghiera ma può essere la creazione stessa dell’opera una via per la meditazione. Ha per questo secondo me una doppia veste.

4. Arte come intrattenimento

Anche questa forma risale ai tempi antichi, primi fra tutti gli Egizi e i Romani legavano alcune forme d’arte all’intrattenimento o alla satira.

Ma più avanti nel tempo grandi artisti hanno fatto la storia grazie a questa forma d’arte, basti pensare a William Hogarth.

Noto pittore inglese della metà del ‘700 che oltre ad essere un sottile filosofo ed esteta era soprattutto un narratore della quotidianità attraverso la satira più spinta.

Rappresentava scene di vita quotidiana con uno humor tutto inglese e certe volte attraverso scene davvero volgari, ma stradivertenti.

Anche alcuni artisti del ‘900 non si sono tirati indietro in questo senso e hanno fatto della satira e dell’intrattenimento intelligente il proprio marchio di fabbrica.

Gli artisti del movimento surrealista tra i primi, basti pensare a Dalì o Magritte e alle loro invenzioni come il Telefono aragosta o a Colazione in pelliccia di Meret Oppenheim.

Perché l’arte è utile – 5. Arte come terapia

L’arte può essere anche una forma di terapia. Disegnare o dipingere o in generale creare qualcosa autonomamente può servire non solo per rilassarsi ma anche per curare alcune patologie.

L’arte terapia è una forma sempre più diffusa e riconosciuta di aiuto alle persone con difficoltà motorie o psicofisiche ma è sempre bene affidarsi a chi effettivamente conosce la materia.

Perché l’arte è utile – 6. Arte come investimento

Innegabile poi il valore dell’arte come investimento economico in risposta a tutti coloro che pensano che l’arte sia solo uno spreco di denaro.

Mentre le azioni sul mercato infatti fluttuano e possono anche modificare notevolmente il loro valore nel tempo tanto in positivo quanto in negativo un vero capolavoro se comprato al prezzo giusto può rivelarsi un ottimo investimento.

Sembra ovvio se si pensa a grandi nomi come Monet, Bacon o Picasso ma può portare anche ad ottimi risultati nel contemporaneo se si analizzano bene i lavori e la storia dell’artista che li ha realizzati.

7. Arte come status symbol

Sempre per rimanere in tema di valore non esclusivamente artistico di un’opera d’arte pensiamo all’arte come manifestazione della propria posizione all’interno della società.

Da sempre re e regine, conti e baroni si sono vantati di aver sostenuto o aver acquistato o rubato grandi capolavori per le loro collezioni o per le collezioni dei loro regni.

Anche alla base delle più famose e interessanti forme di mecenatismo vi è infatti una necessità di affermazione del proprio essere nel mondo. E, quindi, della propria posizione e capacità di spesa. I più noti esempi sono il Rinascimento in Italia. Ma anche il ‘600 secolo d’oro dell’arte spagnola o la Francia di Luigi XIV con la sua Versailles.

E ancora oggi l’accumulo e l’ostentazione di grandi opere d’arte è più che diffuso non solo tra i nobili ma anche tra grandi imprenditori e banchieri europei e non solo.

Perché l’arte è utile – 8. Arte per fini diplomatici

Sempre in termini di grandi azioni politiche ma anche di ostentazione il regalare opere d’arte è sempre stata un’usanza storicamente diffusa.

Durante gli incontri diplomatici infatti è d’uso comune fra grandi nazioni, in particolare quando vi sono sovrani regnanti come il Regno Unito regalare oggetti di valore. E l’arte spesso è protagonista di questi scambi.

Uno degli ultimi è stato quello tra David Cameron e Barak Obama. In uno dei loro primi incontri si sono scambiati un’opera dello street artist Ben Eine con una litografia dell’artista pop Ed Rusha.

Perché l’arte è utile – 9. Arte come pubblicità

Arte e pubblicità sono sempre andate di pari passo. Nel senso che una ha sempre avuto i tratti dell’altra in alcune delle sue forme e viceversa.

Quando si pensa ad oggetti di uso quotidiano rappresentati nel mondo dell’arte si pensa per primo ad Andy Warhol. Si pensa alla sua zuppa Campbell o alla Coca Cola. Ma non si può definire questo come il vero legame tra arte e pubblicità.

Piuttosto si deve pensare ai poster o manifesti di Toulouse Lautrec per i locali e le serate più in voga della Parigi di fine Ottocento.

Però ancora più divertenti sono gli usi che delle opere d’arte si è fatto nelle pubblicità contemporanee: la Venere di Botticelli che non sa resistere davanti a un Ferrero Rocher.

La Monalisa in un tipico locale americano con un trancio di pizza o peggio ancora protagonista di una pubblicità tedesca di un sito per appuntamenti. Oppure ancora più sottile la posizione del Pensatore di Rodin assunta da un bambino sul vasino per una pubblicità del Centrum, integratore di vitamine.

Tanti sono quindi i modi in cui arte e pubblicità possono incontrarsi o scontrarsi.

Perché l’arte è utile – 10. Arte come riqualificazione di un territorio

Ultimo ma non meno importante l’uso dell’arte per la riqualificazione di un territorio.

Ne sono grandi esempi Bilbao che dall’arrivo del Guggenheim ha cambiato volto ma anche Liverpool che grazie all’inaugurazione della sua Tate in un ex magazzino è riuscita ad essere una delle città più interessanti dell’Inghilterra seconda solo a Londra.

L’arte, infatti, insieme e grazie all’architettura che ne è una delle forme più alte e interessanti può far rinvigorire un luogo e renderlo fresco, giovane e vivo dal punto di vista culturale. Lo stesso sta avvenendo in Italia nelle mie due città a Milano, ormai da diversi anni e a Palermo solo ultimamente.

Questi sono 10 dei motivi per cui secondo me l’arte non è affatto inutile. Ve ne sono di certo degli altri per cui se volete scrivetemeli qui nei commenti. Oppure scrivetemi su Youtube sotto il video, su Instagram in direct o su FB. Ovunque e magari ne troveremo altri 10 per realizzare la seconda parte!!

Ciao, se hai suggerimenti e consigli contattami sui social. Mi trovi sempre su Instagram, Facebook e Twitter. A presto!