Miti greci in arte? Bisogna dirla tutta. Alcune volte gli artisti nella storia hanno corso il rischio di essere un po’ ripetitivi in quanto a temi delle loro opere. Oppure se la vogliamo vedere da un altro punto di vista hanno deciso di sfidare se stessi e gli altri e utilizzare temi comuni e conosciuti dal grande pubblico per raccontare i loro messaggi. Così ad esempio miti greci e episodi dell’Antico e del Nuovo testamento sono diventati protagonisti di diverse opere d’arte visiva dall’antichità fino ai nostri giorni. Io sono Clelia e oggi vi racconto 6 miti greci che bisogna assolutamente conoscere se si vuole comprendere alcuni dei capolavori dell’arte.
La mia passione per i miti greci
Da bambina al contrario di molte amiche e compagne di scuola che amavano le principesse, per un certo periodo io ho avuto la fissa dei miti greci. Era il periodo in cui la baby sitter di mio fratello era costretta a sorbirsi la versione integrale del film di Ulisse accompagnato dalle patatine con il limone. O il periodo in cui mia madre si è ritrovata con il lavandino della cucina otturato dalla mia pasta di gesso del piccolo archeologo.
I miti greci mi piacevano per tantissimi motivi: c’era intrigo, avvenuta, storie d’amore e di tradimenti. Ma soprattutto nel mio modo di vedere la cosa c’era una storia che sembrava molto più vicina alla realtà di molti altri mondi magici. Da grande poi un paio di 4 nelle prime versioni del quarto ginnasio mi hanno fatto passare la passione iniziale, che è tornata solo a periodi grazie ai viaggi a Siracusa per le tragedie o agli esami come Estetica in università.
Il conoscere così tanto fin da bambina i miti greci però mi ha sempre aiutato tantissimo nell’interpretazione delle opere. Per questo oggi ho deciso di raccontarvi alcune delle storie più belle e anche più diffuse nell’immaginario visivo di tanti artisti.
1. Il vaso di Pandora – Miti greci in arte
Dal primo di questi miti greci è nato anche uno dei nostri modi di dire più diffusi: non aprire il vaso di Pandora. Lo usiamo in quelle occasioni in cui non vogliamo iniziare a parlare di qualcosa in particolare perché da lì sappiamo che potrebbero nascere ulteriori discussioni, non sempre piacevoli. Ma da dove nasce la storia e cosa c’entra la povera Pandora? Ce ne parla per la prima volta Esiodo nella suo poema Le opere i Giorni, dove racconta che il re degli dei Zeus ha qualche problemuccio da sistemare con uno dei titani Prometeo.
A Zeus infatti non è andato giù che Prometeo abbia regalato agli uomini una delle risorse più importanti per la loro evoluzione, accessibile fino ad allora solo agli dei: il fuoco. Così infastidito da questa cosa riunisce tutti gli dei dell’Olimpo e grazie al loro aiuto crea dal nulla la prima donna mortale: Pandora. Ogni divinità le fa un dono ad esempio la bellezza da Afrodite e la vita da Atena. Zeus invece le regala un vaso. L’unica raccomandazione che il Dio le fa è quella di non aprirlo mai per nulla al mondo.
Cosa combina la povera Pandora?
Ma come tutte le storie che si rispettino, si tratta solo di un inganno. A causa, infatti della curiosità donata da Ermes, la ragazza appena arrivata sulla terra comincia a chiedersi cosa ci sia dentro. E nel giro di pochissimo tempo apre il vaso liberando tutti i mali della terra e rendendo per sempre mortali tutti gli uomini. Ma Pandora appena capito cosa è successo richiude al volo il coperchio. In tempo per lasciarci all’interno l’unica nota positiva: la speranza, che verrà fuori solo quando Pandora deciderà di riaprire dopo tempo una seconda volta il vaso.
Una storia che è stata raccontata da moltissimi artisti e tra questi dal Preraffaellita Dante Gabriel Rossetti in una delle sue opere più belle.
2. Il Minotauro – Miti greci in arte
Il prossimo mito è un altro classico della storia greca che si ritrova in moltissime opere anche del ‘900: il Minotauro. Secondo la leggenda il Minotauro è un mostro mezzo uomo e mezzo toro nato dall’unione della regina Pasifae di Creta e di un toro. Come abbiano fatto i due a unirsi è un’altra storia fatta di eredità e tradimenti in cui vi dico soltanto erano coinvolti due tra i più importanti dei della Grecia Zeus e Nettuno.
Comunque, il Minotauro non essendo accettato alla nascita dal re di Creta Minosse viene rinchiuso in un labirinto, disegnato per lui dall’inventore Dedalo. Il problema è che essendo un mostro ha la necessità di essere soddisfatto per non farlo arrabbiare. Così Minosse decide di richiedere ad Atena in cambio della vita del suo figlio legittimo ucciso dagli ateniesi per futili motivi, un pegno in giovani donne e uomini.
Così nasce la leggenda come la conosciamo in arte, il simbolo del minotauro come la bestia violenta che divora gli innocenti. Ma anche l’incarnazione della passione e dell’istinto contro la razionalità. Due sono le rappresentazioni più famose nella storia dell’arte di questo animale. Le incisioni del 1861 di Dorè della Divina commedia e ancora più belle le rappresentazioni di Picasso che ha fatto di questo tema uno dei centrali delle sue opere.
3. Icaro – Miti greci in arte
E sempre per rimanere in tema di miti in cui Dedalo, l’inventore del labirinto che ho citato prima è coprotagonista abbiamo il mito tutto incentrato su suo figlio Icaro. La storia è un po’ triste quindi bisogna essere preparati.
Dedalo infatti è stanco di vivere imprigionato da Minosse a Creta. E decide così di costruire per lui e per il figlio Icaro delle ali per volare via. Le testa e le ritesta e tutto va per il meglio: le ali funzionano. Fa una sola raccomandazione prima di partire a Icaro. Quella di non avvicinarsi al sole per non far sciogliere la cera che tiene insieme le sue ali. Così partono, ma nel bel mezzo del viaggio, Icaro viene attirato da Apollo verso il sole. E proprio come il padre aveva previsto la cera si scioglie e lui cade in mare annegando.
Per questo motivo il mito di Icaro è stato utilizzato spesso in arte e letteratura per rappresentare il tema più ampio dell’eccesso di orgoglio e di presunzione. Tra i tanti artisti che ne hanno fatto uso, una delle mie opere preferite è di sicuro di Matisse. Uno dei suoi primi ritagli infatti ha come protagonista una figura umana nel bel mezzo del blu. Potrebbe essere il cielo da cui Icaro cade o il mare in cui annega.
4. Achille – Miti greci in arte
Ma i miti greci non sono fatti solo di esseri umani o mostri, anzi al contrario i veri protagonisti sono spesso gli dei dell’Olimpo, i loro figli illegittimi o i presunti tali. E il più acclamato, affascinante e forte degli eroi nella storia è sempre stato il protagonista dell’Iliade: Achille.
Gli storici non si sono ancora decisi sul perché Achille sia tanto forte e semi immortale. In alcuni testi si racconta che la madre Teti lo avesse immerso da bambino nel fiume Stige tendendolo dal tallone e rendendolo così immortale in tutto il corpo tranne che in quel preciso punto.
Altri racconti invece ci dicono che fosse stato ricoperto di ambrosia il nettare degli dei. Fatto sta che Achille è davvero l’eroe degli eroi che combatte per dieci anni una guerra lunghissima a Troia.
Ma il motivo per il quale diventa un simbolo in arte è anche un altro. Il suo amore e il desiderio di vendetta per la morte di Patroclo lo rendono l’eroe immortale più umano che ci sia. E il simbolo delle proprie fragilità grazie al suo punto debole, il tallone.
5. Leda e il cigno – Miti greci in arte
E se possiamo definire Achille uno dei protagonisti maschili della guerra di Troia. Allora non possiamo fare a meno di considerare Elena una delle protagoniste femminili. E il prossimo mito che sto per raccontarvi la riguarda alla lontana. Elena infatti si racconta essere una donna bellissima, figlia della regina di Sparta: Leda.
E la storia di Leda è quella che ci interessa. Si tratta infatti di una delle storie più ricche di cattiveria e violenza tra i miti greci. Io sinceramente non ho mai capito come mai abbia potuto attirare nel tempo così tanti artisti, soprattutto del ‘400 e del ‘500.
Leda è moglie di Tindaro re di Sparta. E va parecchio d’accordo con il marito tanto da rifiutare le avance del re degli Dei, Zeus in persona. Ma rifiutare un dio non è così semplice. Così Leda viene violentata in piena notte da un cigno, Zeus trasformato in animale e rimane incinta di 4 gemelli: Elena, Polluce, Castore e Clitemnestra. I primi due si crede siano figli di Zeus, gli altri due invece del marito Tindaro.
Ciò che ha reso questo mito sulla violenza di una donna così famoso nella storia dell’arte sembrerebbe essere più la conseguenza dell’azione di Zeus. Quindi la nascita di Elena scatenatrice della guerra di Troia. Fatto sta che grandi artisti come Michelangelo, Leonardo e Tintoretto lo hanno raccontato in diverse opere entrate nella storia.
6. Perseo e Andromeda – Miti greci in arte
E l’ultimo mito greco di cui voglio raccontarvi riguarda uno tra i più famosi eroi: Perseo, colui che ha ucciso la Medusa. Inutile dire che si tratta di uno dei personaggi greci più rappresentati grazie soprattutto a questa impresa famosissima. Non ve la racconto perché un po’ tutti la conoscono ed è semplice da riconoscere anche nelle opere d’arte.
Vi racconto invece della liberazione di Andromeda, che diventerà sua moglie. La regina Cassiopea, madre di Andromeda si vanta mattina e sera della sua bellezza e di quella della figlia Andromeda. Se ne vanta così tanto che racconta in giro di essere più bella delle Nereidi, le ninfe del mare. Probabilmente deve aver esagerato un po’ troppo e offeso Nettuno, re dei mari e fratello di Zeus. Per questa ragione il regno di Etiopia viene infestato da un mostro marino Ceto che divora gli abitanti.
Per poter mettere fine a questa tragedia, il re Cefeo, lega la figlia a una roccia. E Andromeda rimane lì fin quando grazie al cielo non passa Perseo che con dei giochi d’acqua inganna il mostro e lo uccide. E questo è l’episodio di per sé che viene spesso raccontate anche in arte.
Che fine fa Cassiopea?
Ma già che siamo qui dato che io non provo antipatia solitamente nella vita, tranne che per personaggi di film, libri e serie tv vi racconto che fine fa Cassiopea poco dopo. Perseo torna vittorioso con Andromeda tra le braccia dal re e i due si sposano. Ma Cassiopea non è favorevole così nel bel mezzo del matrimonio della figlia organizza con un suo ex Agenore un’imboscata. Ma Perseo è furbo, tira fuori la testa di Medusa e li pietrifica tutti, compresa la suocera antipatica Cassiopea che finalmente fa la fine che si merita.
Conclusioni
Questi sono solo alcuni dei miti greci da conoscere perché presenti in tantissime opere antiche, moderne e contemporanee. Ce ne sarebbero davvero molti altri come le fatiche di Ercole o Perseo e Medusa. E se anche voi ne avete uno preferito scrivetelo su Instagram così da scoprirne ancora insieme. Inoltre, se questo post ti è piaciuto dai un’occhiata al mio canale Youtube per non perdere i prossimi video su arte, viaggi e mercato. Oppure fai un giro nel blog per scoprire i racconti delle opere d’arte più belle della storia dell’arte.
Grazie e alla prossima!