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I migliori giochi per amanti dell’arte? Per chi di voi segue il mio canale YouTube da un po’ di tempo la mia confessione di oggi non sarà una novità, per tutti gli altri forse sì. Da un po’ di tempo a questa parte, probabilmente da quando passiamo più tempo in casa, mi sono fatta prendere dai giochi da tavolo o di carte per amanti dell’arte e ne ho presi tre/quattro, tutti diversi fra loro. Io sono Clelia e oggi vi racconto i miei giochi da tavolo a tema arte preferiti. 

I giochi da tavolo per amanti dell’arte – La mia esperienza

Probabilmente questa fissa per i giochi da tavolo in generale non me ne sono mai resa conto ma l’ho sempre avuta. Quando ero ragazzina ad esempio mi divertivo molto con i miei amici ogni tanto a giocare a Trivial Pursuit in mille varianti diverse. Poi con il tempo tra l’università, il lavoro, i viaggi, i libri e Netflix ho perso un po’ l’abitudine. Come vi ho raccontato però qualche tempo fa nel mio video sul gioco Going going gone ho ripreso volentieri ogni tanto a giocare. 

Giochi per amanti dell’arte – 1. Guess the artist

Guess the artist – Come si gioca

Il primo gioco di cui voglio raccontarvi l’ho preso lo scorso Natale e si chiama Guess the Artist, tradotto letteralmente Indovina l’artista. Si tratta di un gioco di carte. Un cofanetto di 60 carte, una per ogni artista. Il meccanismo è il seguente, si può giocare sia in coppia che in gruppo. A turno si prende una carta e l’avversario deve indovinare attraverso tre indizi l’artista protagonista della carta. Vi faccio un esempio, cosa vi viene in mente se vi dico  zucca, frangetta e puntini? Quale è l’artista? Kusama, ovviamente. E così per altri 59. 

Guess the artist – Alcuni esempi di carte

Quindi avremo mela, bombetta e scritta per Magritte. Oppure baffi, aragosta e gatto per Dalì.  Le cose belle di questo gioco sono due secondo me: la prima è che sfida se stessi e l’avversario non su stupide nozioni o date che non servono a nessuno, ma su aneddoti e curiosità. E la seconda poi è il fatto che sul retro di ogni carta ci sono degli approfondimenti. Così scopriamo come mai ad ogni personaggio è stato attribuito quello specifico oggetto, animale o caratteristica. Infine, è divertente il fatto che non si tratti soltanto di artisti del ‘900 e contemporanei ma anche di alcuni grandi maestri del passato. 

Giochi per amanti dell’arte – 2. Art oracles

E sempre in tema di giochi di carte, una new entry per me di questo Natale cioè di molto prima di Natale ma con l’idea che fosse un autoregalo natalizio c’è Art Oracles. Ho visto per la prima volta questo gioco in un museum shop a Dublino e me ne sono innamorata. Esiste in varie versione tra cui moda e musica, non solo arte e funziona così. Anche in questo caso ci sono delle carte. 50 per la precisione anche in questo caso ad ognuna corrisponde un artista. Queste però sono state definite dai creatori del gioco della carte tarocchi. Il loro scopo infatti è simile a quello del libro delle risposte.

Art oracles – Come si gioca

Pescate una carta e l’artista di turno vi darà una risposta, una specie di oroscopo su uno di questi tempi: vita, lavoro o ispirazione. Ad esempio Ai Weiwei ci invita per la categoria vita a urlare quando le autorità ci impongono di rimanere in silenzio. Invece Warhol ci fa sapere nella categoria lavoro che dobbiamo dare del tempo ai nostri 15 minuti, cioè arriveranno per tutti. E poi ci sono grandi artisti a cui io sono particolarmente affezionata come Boetti sul quale ho scritto la mia tesi triennale, che ci fa sapere che ci sono diversi modi per leggere una mappa. E quindi diversi modi per affrontare la vita. 

Art oracles – Il catalogo con storie e curiosità

La cosa carina anche in questo caso è che si può approfondire qualche curiosità sull’artista attraverso un libricino in cui non viene riportata la solita vita in breve anche un po’ banale alcune volte. Ma al contrario vengono riportate delle curiosità. Come ad esempio la leggenda che racconta che Cindy Sherman possa andare indisturbata alle sue inaugurazioni senza essere riconosciuta dai fotografi e perchè si traveste sempre. 

Comunque come questa ci sono davvero tante tante storie, frasi motivazionali e aneddoti sia nelle carte che nel libricino. Quindi ve lo consiglio se siete amanti delle citazioni o volete fare un regalo ad un appassionato d’arte, soprattutto del ‘900. 

Giochi per amanti dell’arte – 3. UNO

Il prossimo gioco, sempre di carte per me è quasi un pezzo da collezione. Si tratta della edizione a tema arte del classico UNO, il gioco più famoso del mondo. Ne sono state fatte due versioni dalla Mattel. Una è ispirata alle opere di Keith Haring e l’altra invece a quelle di Basquiat. Sinceramente dal punto di vista grafico io ve le consiglio entrambe, dipenderà solo dai vostri gusti. Le regole del gioco sono semplici e saranno chiare per tutti fin dall’inizio perchè appunto si tratta delle stesse del classico UNO quindi non ve le racconto però vi dico le particolarità di questa edizione. 

UNO – Il cofanetto

All’interno di ogni cofanetto troverete due mazzi di carte standard con le grafiche ispirate alle opere, quindi le classiche carte blu, rosse, gialle e verdi + i jolly e un extra 4 carte che non servono per giocare ma sono pensate come un piccolo puzzle, infatti se messe insieme compongono un’opera d’arte. 

Infine, se date un’occhiata online ai due giochi, che si trovano anche su Amazon, non vi preoccupate se notate che sono inversione inglese o addirittura tedesca perchè le istruzioni all’interno di ogni cofanetto sono in tutte le lingue quindi riuscirete a giocare tranquillamente. 

Giochi per amanti dell’arte – 4. Going Going Gone

Arriviamo così all’ultimo gioco, che è anche il mio preferito, tanto che gli ho dedicato un intero video. Sto parlando di Going going gone. Si tratta questa volta di un vero e proprio gioco da tavolo, non solo di un gioco di carte. Il meccanismo è un misto fra Monopoli e gioco dell’oca. Si tirano i dadi, si percorre il numero di caselle dettato dal caso e si scopre cosa succederà. Lo scopo del gioco è quello di costruire una propria collezione. Così come nel Monopoli si costruisce un impero di case. Ma come fare per costruire questa collezione? Bisogna comprare le opere in asta o in fiera, scambiarle con gli altri collezionisti, prestarle ai musei o ereditarle. Esattamente come nella realtà. 

Going Going Gone – Come si gioca

Si inizia dalla casella denominata Biennale di Venezia, il centro dell’arte moderna e contemporanea da decenni. Ma soprattutto si parte con un miliardo e mezzo di dollari e 4 opere d’arte casuali. Come questo sulla Biennale, tutti gli altri cenni al mercato dell’arte sono reali. Quindi le aste possono avvenire nelle maggiori città come Londra, Parigi, New York o Berlino e lo stesso vale per le fiere a Basilea o Miami.

Ci sono poi molti alti e bassi dovuti alla casella dell’Avvocato, o a quella del Detox che obbligano a perdere turni, soldi o peggio ancora opere d’arte. Come avviene nella vita reale bisogna sempre tenere in conto degli imprevisti personali che possono fermare la costruzione di una collezione. 

Il mio gioco preferito per amanti dell’arte

Ognuna di queste caselle è come un piccolo mondo. Ed è questo che ha reso così divertente ma anche coinvolgente questo gioco. Ogni minimo dettaglio è stato costruito e studiato da chi respira quell’aria. Infatti quando finiscono le opere, o i soldi di uno dei collezionisti il gioco finisce e chi avrà investito meglio i propri averi sarà il vincitore. Questo è davvero il mio gioco preferito di sempre quindi potresti stare qui ore a raccontarvelo in ogni minimo dettaglio. Vi suggerisco piuttosto di andare a vedere il video che gli ho dedicato. 

E se questo post dedicato ai miei giochi di carte e da tavolo del mondo dell’arte ti è piaciuto dai un’occhiata anche al mio canale YouTube per non perdere i prossimi video legati ad arte, viaggi e mercato. Inoltre ti consiglio di leggere il mio post sui regali per amanti dell’arte o a quello sulle migliori riviste in Italia

Grazie e alla prossima!

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