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Una giovane donna è seduta a terra in un campo, guarda in lontananza una casa con un fienile e altri edifici. L’erba alta e fitta suggerisce che non c’è stata pioggia, ma una leggera brezza attraversa i capelli della donna. E alcune delle ciocche scure dei capelli scappano dalla coda sul collo. A prima vista, questo dipinto sembra essere una scena pacifica e pastorale. Tuttavia, osservandolo con più attenzione, si può vedere che la giovane donna è davvero magra e la sua posizione sembra quasi desiderare di avere la forza di alzarsi e arrivare al fienile.

Il lavoro è di Andrew Wyeth, figlio di un celebre illustratore americano, che è stato ucciso a un incrocio ferroviario negli anni ‘40 e solo tre anni prima della realizzazione di quest’opera. Dopo questa perdita, come espressione del suo dolore, lo stile pittorico di Wyeth subisce un cambiamento significativo. La sua tavolozza diventa silenziosa, i suoi paesaggi aridi e le figure spesso tristi o turbate in qualche modo.

Wyeth ha una casa estiva nel Maine, e si racconta che quest’opera raffiguri proprio l’area che circonda la sua casa. La donna nel dipinto è la sua vicina, Christina Olson, che vive con il fratello Alvaro. Soffrendo degli effetti della poliomielite, Christina è parzialmente paralizzata. O troppo modesta o troppo orgogliosa per chiedere aiuto, si rifiuta di usare una sedia a rotelle, pur di muoversi in maniera indipendente. Qui, con le sue gambe e braccia sottili, sta cercando di avvicinarsi la casa.

Wyeth scrive: ‘Christina era limitata fisicamente ma per niente spiritualmente… La sfida per me era rendere giustizia alla sua straordinaria conquista di una vita che la maggior parte delle persone considererebbe senza speranza.’

L’artista è ispirato a creare il dipinto quando vede, da una finestra della sua casa, Christina strisciare determinata attraverso il campo. Tuttavia, all’epoca ha 55 anni, e per creare un’immagine visivamente più accattivante, mescola aspetti di sua moglie, Betsy, che è allora sulla ventina, con Christina. Gli arti magri e l’abito rosa appartengono a Christina, e la testa e il busto appartengono a Betsy.

La fattoria degli Olson viene costruita alla fine del XVIII secolo ed è imponente e grigia. Il cielo nuvoloso enfatizza anche la scena. Per creare una composizione equilibrata e asimmetrica, Wyeth modifica le posizioni della casa, del fienile e degli edifici intorno. Ha dipinto meticolosamente il paesaggio arido, la casa rurale e le baracche, realizzando ogni filo d’erba, ogni singola ciocca di capelli e ogni sfumatura di luce e ombra. Allontanandosi dai suoi soliti acquerelli, usa la tempera d’uovo questa volta, una vernice che è molto diffusa  all’inizio del Rinascimento.

Trasmettendo la sofferenza non riconosciuta e la volontà indomabile della donna, quest’opera è più un paesaggio psicologico che un ritratto, un ritratto di uno stato d’animo piuttosto che di un luogo.

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