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Chi è Cezanne? Quando un artista viene definito “il padre di tutti noi” da geni come Matisse e Picasso si può essere certi che le sue opere abbiano davvero avuto un’incredibile influenza sull’arte del 900. Paul Cézanne infatti è uno degli artisti che ha trasformato da solo gli stili convenzionali. 

I primi anni

1-2 Quando e dove nasce Cézanne?

La sua vita è una storia di crescita e cambiamento che inizia in Francia nell’Ottocento  e noi insieme oggi 50 eventi chiave tra vita e opere in modo da capire perché questo artista post-impressionista è considerato una delle figure più influenti nel mondo dell’arte. 

Nasce il 19 gennaio ma del 1839. Lo ricordo soltanto perchè è lo stess giorno di mio padre e mio fratello. Cresce in una piccola città chiamata Aix En-Provence, che si trova nel sud della Francia e vive una vita molto agiata.

3-4 Studia legge e prende lezioni di arte

Grazie alla madre apprezza l’arte ma è terrorizzato dal padre che da uomo d’affari e fondatore di una delle banche della nazione vuole per suo figlio un futuro da avvocato o banchiere più che da artista e poeta. Così studia legge di giorno senza molta voglia e prende lezioni d’arte la sera alla Scuola di disegno della città. 

5 L’amicizia di Cézanne con Emile Zola

Già da adolescente crea un giro di amicizie che lo accompagnerà per molto tempo. Diventa uno degli “Inseparabili Tre” così chiamati a scuola, insieme al migliore amico, lo scrittore Emile Zola. Crescono insieme e si appoggiano a vicenda in tutte le scelte e nei momenti positivi il trasferimento a Parigi.

6 Le quattro stagioni per la casa del padre

Ovviamente il padre di Cézanne non ne è entusiasta all’idea. Ha dato l’ok al figlio per dipingere alcune delle pareti della loro residenza, ma da lì ad andare a fare l’artista a Parigi c’è una grande differenza. 

7 L’antipatia per Ingres

Cézanne in questi anni è sereno e molto ironico. Non sopporta le opere dell’artista francese romantico del ‘700 Ingres e decide di firmare proprio quelle stanze per il padre con il nome Ingres dando anche una finta data. 

8 Come finanzia le sue opere Paul Cézanne?

Nonostante tutto, suo padre gli permette di studiare arte a Parigi, dandogli addirittura un assegno di mantenimento, che in seguito diventerà una fortuna. Cézanne proprio per questo, al contrario di molti artisti del suo tempo, non dovrà mai  vendere i suoi lavori per vivere, un raro privilegio.

9-10 Il rapporto con Emile Zola e L’ouvre su Cezanne

Con Zola a Parigi non va tutto per il meglio. Rimangono amici per 30 anni, ma non per sempre. Zola scrive infatti nel 1886 un romanzo intitolato L’opera. È la storia di un artista incompreso e fallito che alla fine si suicida. Cézanne crede che la storia lo riguardi e i due si allontanano. 

11-14 Il rifiuto dell’Accademia, l’Accademia Svizzera, Pissarro e il Louvre

Quando si trasferisce a Parigi Cezanne ha qualche difficoltà. Fa richiesta per entrare all’Accademia di belle Arti e viene rifiutato. E sarà solo il primo di diversi rifiuti che lo faranno spesso dubitare della sua arte e delle sue idee. Senza perdersi d’animo però decide di iscriversi all’Accademia Svizzera. Qui incontra Camille Pissarro e nel frattempo ne approfitta per copiare i grandi capolavori del Louvre di Parigi. 

15-17 Il ritorno a Aix en Provence, il periodo in banca, rientro a Parigi e gli impressionisti

La sua vita nella capitale dura solo qualche mese e Cezanne torna a casa decidendo di lavorare in banca, con suo padre. Ma non passa neanche un anno che nell’autunno del 1862 è di nuovo a Parigi e di nuovo viene rifiutato all’Accademia quindi ricomincia all’Accademia Svizzera dove conosce Monet, Renoir e Sisley. Con Renoir i punti di vista sono quasi opposti, ma nonostante tutto nasce un rapporto di stima e rispetto reciproco. 

18-19 I Salon ufficiali e il Salon des refuses

Il rifiuto delle Accademie e dei Salon non è solo verso Cezanne. Anche altri grandi artisti come Manet, Monet e Pissarro vivono le stesse difficoltà. Così sotto Napoleone III viene istituito il Salone dei rifiutati e tutti loro vengono finalmente invitati. Questo non cambia le cose, perché Cezanne cointinua a essere rifiutato dal Salon nei 5 anni successivi, fin quando non riesce ad entrare solo grazie ad una raccomandazione. Un suo caro amico lo inserisce nel Salon come uno dei suoi studenti. Si tratta del pittore Guillemet, famoso agli appassionati d’arte per la sua apparizione nell’opera Il balcone di Manet conservata all’Orsay di Parigi.

E quale opera porta Cézanne al Salon? Un ritratto del padre, probabilmente uno dei suoi ritratti oggi più famosi. Detto questo purtroppo però  l’opera viene esposta in un angolo buio e non suscitata l’attenzione di nessuno. 

22 Il rapporto con gli impressionisti

All’inizio della sua carriera quindi Cézanne è coinvolto nel giro degli Impressionisti grazie soprattutto all’amicizia con Pissarro; tuttavia, non abbraccia mai completamente il movimento, optando invece per fare dell’impressionismo qualcosa di durevole e concentrandosi sulla forma e lo spazio nelle sue opere. 

23-24 Le opere moderne e la spinta alla depressione

Anche se è contemporaneo degli impressionisti, rimane sempre ai margini del movimento. I metodi che impiega nei suoi dipinti relativi allo spazio, alla prospettiva e alla composizione sono decisamente moderni e prefigurano piuttosto i generi artistici del primo Novecento, in particolare il cubismo, anche se tutto questo gli viene riconosciuto solo dopo la sua morte. É uomo molto emotivo e si dice purtroppo incline alla depressione, pieno di dubbi su se stesso. Ha pochi amici e non aiuta il fatto che subisca una miriade di rifiuti.

25-27 La natura, la tavolozza e la composizione

Al centro della sua pittua c’è la determinazione a continuare la tradizione classica francese, ma a farlo all’aperto e prendendo dalla nat ura. La sua tavolozza è fatta di verdi, rossi e blu terrosi, e sembra esserci una struttura a gri glia nella composizione, come per tenere insieme l’opera e definire le diverse aree.

28-30 Le spatole, Estaque e la guerra

Nel 1865 ritorna a casa e comincia a dipingere con le spatole, per lo più nature morte e ritratti. Da questo momento fa avanti e indietro da Parigi, fin quando non incontra l’amore: Hortense. I due nel 1870 si spostano insieme in un villaggio di pescatori vicino Marsiglia, che diventerà protagonista di molte delle opere di Cezanne. Ovviamente volendo fare l’artista e non avendo bisogno di lavorare per vivere grazie alla fortuna del padre, Cézanne non vuole andare in guerra. E riesce  ad evitarla ma viene dichiarato un disertore. 

31-32 Il primo figlio e l’incontro con Gachet

Quando nace il primo figlio  viene chiamato proprio come lui Paul. Ma la cosa assurda è che Cézanne lo tiene nascosto al padre per paura che gli neghi il pagamento mensile e solo la madre dell’artista ne viene a conoscenza. L’altro strano evento di questi anni è un incontro, Cezanne conosce Gachet, un pittore che dipinge solo nel tempo libero perché per lavoro è un medico e che sarà il medico poi di Vincent Van Gogh. 

33 L’opera in mostra contro Maneta

Nel 1874 a Parigi nello studio del fotografo Nadar si svolge la prima mostra impressionista. E Cezanne anche se distante dal gruppo decide comunque di partecipare. Pissarro insiste e fa da mediatore. Cézanne si presenta con un quadro intitolato Una moderna Olympia che altro non fa che richiamare l’Olympia di Manet. Il quale sapendo che c’era proprio Cézanne aveva deciso di declinare l’offerta. 

34 Le collaborazioni con Gauguin e Renoir

Ma acceleriamo un po’ il racconto perché negli anni successivi Cézanne si muove parecchio in Francia e a periodi alterni collabora con diversi artisti noti come Renoir e Gauguin. Di quest’ultimo addirittura racconta che gli abbia rubato alcune idee e teorie. 

35-38 I soggetti, i paesaggi, il non-finito e Mont Sainte-Victoire

Cézanne non ha ideato nuovi soggetti: piuttosto la sua originalità sta nel suo modo di vedere e dipingere. I suoi paesaggi gli richiedono settimane o mesi per essere completati. Non arriva mai un momento in cui ritiene che un suo lavoro sia finito. Questo si pensa essere uno dei motivi del suo senso di fallimento e il motivo per cui raramente firma il suo lavoro. Dalla metà degli anni ‘80 dell’800 produce tantissimi paesaggi raffiguranti la grande montagna in Provenza, Mont Sainte-Victoire.

39-40 I grandi queadri e la lettura su livelli

Intorno al 1890 inizia a dipingere quadri più grandi che hanno forme più astratte. Le sue opere possono essere lette su più livelli. Al centro ci sono gli stessi soggetti dipinti più e più volte nel costante tentativo di registrare accuratamente ciò che vede, di esprimere ciò che sente e di produrre un’immagine esteticamente soddisfacente.

41-43 L’apice della creatività, la prima personale e i giovani artisti

Sembra raggiungere l’apice della sua creatività nelle opere del 1885-1901. Nel 1895 viene invitato ad esporre nella sua prim a personale a Parigi grazie al gallerista Ambroise Vollard. E la sua prima mostra personale fa davvero la differenza perchè seppur incompreso dai suoi coetanei le sue opere suscitano grande entusiasmo in giovani artisti come Matisse e Picasso. 

44 La prima opera in un museo

A questo punto, tuttavia, è disilluso e i riconoscimenti hanno poco significato. Ma nel 1897 un altro avvenimento cambia le cose, una sua opera viene comprata per la prima volta da un museo: la Galleria Nazionale di Berlino acquista dalla galleria di Durand-Ruel il lavoro Mulino a Couleuvre, ancora oggi alla Alte Nationalgalerie. 

45-46 Interesse per le sue opere e rientro a casa

Da qui l’interesse per le sue opere a Parigi cresce! Vengono esposte, vendute in asta, addirittura citate in altre opere come in Omaggio a Cezanne di Denis del 1900. Ma Cézanne non è a Parigi per seguire quello che accade, piuttosto è nel sud della Francia dove vende la casa del padre e compra un terreno e una casa studio.

47-48 Il salone d’Autunno e la mostra a Londra

Il tempo passa e nel 1904 accade qualcosa che all’inizio di questo racconto non sembrava possibile: un’intera sala del Salone d’Autunno viene dedicata ai suoi lavori. E l’anno successivo arriva una mostra a Londra. Ma purtroppo Cezanne non può godere a lungo dei suoi recenti successi.

49 La morte di Cezanne

Muore a causa dell’arte. Durante una tempesta nel bel mezzo di una sua sessione di pittura nei campi collassa e viene riportato a casa da un passante. L’indomani, dipinge ancora, collassando sull’ultimo dei suoi quadri: Il ritratto del Giardiniere Vallier.

50 L’eredità artistica

Muore pochi giorni dopo di polmonite lasciando a tutti noi la forza dei suoi capolavori e l’eredità più importante: l’ispirazione per i cubisti del ‘900 che da lui hanno catturato forme, struttura, colori  e composizione.  

Conclusioni

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Grazie e alla prossima! 

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