ArtantheCities
ART TRAVEL
& MORE
Follow me

Search

Cosa guida la natura umana? Alcuni di noi, forse i più razionali, risponderanno lo spirito di sopravvivenza. Io dico la ricerca di spiegazioni ai misteri della vita stessa. E poiché questi misteri spesso sfuggono a qualsiasi spiegazione razionale, siamo costretti a usare il linguaggio del simboli per rappresentarli. 

Io sono Clelia e oggi scopriamo 22 simboli della natura nelle opere d’arte che solo i veri appassionati notano. Spesso nel nostro linguaggio usiamo le parole segno e simbolo in maniera indifferente, quando in realtà una differenza c’è. Un segno rappresenta o indica qualcosa in modo diretto, come una bandiera che rappresenta un Paese. Al contrario, un simbolo va oltre il suo significato letterale, poiché rappresenta qualcosa di più profondo e universale. Ad esempio, una rosa può essere un simbolo di amore e passione, che va oltre il suo significato letterale di un semplice fiore. 

Nel corso del tempo questi simboli si sono evoluti e arricchiti di significati. Tuttavia, i temi fondamentali che hanno sempre affascinato l’umanità rimangono costanti nei secoli: la fertilità, la nascita, la vita e la morte. Per semplicità ho diviso per noi oggi i simboli in due categorie: iniziamo quindi dagli animali. 

La farfalla nelle opere d’arte

Il primo è la farfalla che rappresenta la rinascita, la trasformazione e la libertà. Simbolo greco dell’anima e della sua personificazione, Psiche. Nell’allegoria cristiana, in particolare nelle nature morte un bruco, una crisalide e una farfalla simboleggiano la vita, la morte e la resurrezione.

Il cane nelle opere d’arte

Un significato completamente diverso ha invece il migliore amico dell’uomo: il cane. Custode vigile, simbolo di fedeltà e compagno per numerose divinità. Nel mito greco Cerbero a tre teste custodisce l’ingresso dell’Ade. Nell’arte cristiana invece i cani in bianco e nero sono simboli dell’ordine domenicano. 

Il toro nelle opere d’arte

Poi ovviamente il toro. Il simbolo più rappresentativo del principio maschile in natura, cioè forza e potere. È stato per molto tempo associato agli dei del sole e del cielo, la fonte ultima della fertilità. Ad esempio nel mito di Europa, rapita da Zeus sotto forma di toro bianco. 

La colomba nelle opere d’arte

Il più conosciuto degli animali nell’arte è la colomba. Con un ramo d’ulivo è un simbolo cristiano antico che rappresenta la pace personificata. È stata associata allo Spirito Santo e compare spesso nell’Annunciazione, nel Battesimo di Cristo, e nella rappresentazione della Trinità. In alcuni esempi di arte paleocristiana, anche i dodici apostoli sono rappresentati sotto forma di colombe.

Il pavone nelle opere d’arte

Anche il pavone viene rappresentato spesso in diverse culture. Secondo il mito greco, gli ‘occhi’ nella coda del pavone sono aggiunti da era, che li ha rubati dal corpo del gigante Argo. Nell’arte cristiana, il pavone è spesso usato come simbolo della Resurrezione e dell’immortalità, poiché si credeva che la sua carne non si decomponesse mai.

Il serpente nelle opere d’arte

E il pavone si racconta nell’antichità fosse anche il miglior antidoto contro il veleno del serpente. Un altro degli animali più rappresentati nell’arte. Molto venerato fin dalla preistoria e simbolo religioso dai molteplici significati. Per noi occidentali, si associa a due rappresentazioni: quella greca di Medusa con la testa di serpenti e poi naturalmente quella cristiana del serpente che istiga Eva nel prendere la mela e quindi simbolo di peccato. 

L’aquila nelle opere d’arte

Un altro simbolo cristiano dalle origini greche è l’aquila. Nell’arte cristiana l’aquila simboleggia l’Ascensione ed è una delle bestie dell’apocalisse, rappresenta però anche Giovanni Evangelista. Nell’allegoria rinascimentale è un attributo della Vista, uno dei cinque sensi e dell’Orgoglio, uno dei sette peccati capitali.

Il leone nelle opere d’arte

Un altro evangelista è rappresentato spesso dal simbolo di un animale, il Leone. Secondo i bestiari medievali il leone simboleggia la Resurrezione. Il leone, solitamente alato, è una delle bestie apocalittiche, rappresentando l’evangelista Marco. È presente nello stemma e nell’antica monetazione di Venezia, dove si pensa sia stato seppellito.

La fenice nelle opere d’arte

Ci sono poi animali immaginari e la fenice è uno di questi. Un uccello mitico, immaginato come un animale dallo splendido piumaggio. Il nome è stato usato liberamente per una varietà di creature favolose dall’Egitto alla Cina fino ai nostri giorni. Si racconta che sia stato Plinio, vedendo per la prima volta un fagiano dorato, a inventare il nome fenice.

Il cavallo nelle opere d’arte

Spesso diffuso in diverse opere invece il cavallo è simbolo di morte. Viene utilizzato come simbolo della morte e del passaggio dell’anima del defunto. Ed è presente in molti miti e riti religiosi di diverse civiltà, soprattutto come rappresentazione del sole poiché il cavallo alato trainava nei miti greci il carro del dio Apollo.

Il gufo nelle opere d’arte

E sempre in tema di animali della morte e della sfortuna c’è anche il gufo. Si pensa fosse associato nelle religioni della Mesopotamia a Lilith considerata anche prima moglie di Adamo. Successivamente, non si sa con certezza come sia nata l’associazione tra questo uccello e le divinità greca Atena ma nel Rinascimento, il volatile è stato utilizzato come attributo personificato della Notte e del Sonno.

Il pellicano nelle opere d’arte

All’opposto c’è il pellicano. La punta rossa del suo becco è la probabile fonte della leggenda secondo cui si trafigge il corpo per nutrirli con il suo sangue. Viene quindi adottato come simbolo di Cristo che versa il suo sangue sulla croce. Il motivo è comunemente presente nella decorazione delle chiese, nelle nature morte allegoriche ed è un attributo della carità personificata.

L’agnello nelle opere d’arte

E non si tratta dell’unico simbolo del sacrificio di Cristo. Abbiamo infatti in molte rappresentazioni anche l’agnello. Vittima sacrificale per eccellenza. L’agnello pasquale ebraico viene adottato dalla chiesa primitiva come simbolo di Cristo sacrificatosi per salvare l’umanità.

Il pesce nelle opere d’arte

E Cristo viene rappresentato attraverso così tanti simboli, soprattutto agli inizi della cristianità quando era necessario farlo per questioni di culto. Il pesce, ad esempio, è uno degli elementi del pasto sacramentale in diversi culti dell’antichità, probabilmente anche paleocristiano. Tre pesci simboleggiano la trinità. In generale, è un simbolo di fertilità e procreazione originariamente associato alla Dea-Madre. E nell’allegoria rinascimentale fiori, pesci e stelle decorano la veste della filosofia.

Il sole e la luna nelle opere d’arte

Ma tornando a noi a proposito di stelle la prossima categoria sono proprio gli elementi della natura. I simboli naturali più diffusi nelle rappresentazioni d’arte sono due: il sole e la luna. Il primo lo conosciamo. Da sempre adorato in tutto il mondo nelle antiche religioni e credenze come il dio della luce supremo e onniveggente, fonte di fertilità e vita; inoltre, per il suo tramontare e sorgere, simbolo di morte e risurrezione. Il sole è generalmente associato alla divinità maschile e ha legami con la luna. La Dea-Madre e le relative divinità femminili sono infatti sempre associate a lei, poiché le fasi lunari coincidono con il ciclo della terra e delle donne che un tempo si credeva la controllassero. 

L’albero nelle opere d’arte

E sempre in tema di natura e divinità anche l’albero viene adorato da molti popoli antichi come dimora di un dio o, appunto, come il dio stesso; anche un simbolo dell’universo e una fonte di fertilità, conoscenza e vita eterna. L’Albero della Vita nel Giardino dell’Eden. Ma come simbolo cristiano, l’albero è collegato alla croce attraverso una leggenda medievale secondo cui il legno dell’Albero della Conoscenza è usato per la croce di Cristo riscatta così il Peccato Originale.

Il fuoco nelle opere d’arte

Un altro elemento molto comune è il fuoco. Viene considerato un simbolo di rinascita perché purifica. Le origini sono antichissime ed è stato usato fin dagli inizi come strumento di illuminazione, caccia e fonte di calore. Può essere nella nostra arte simbolo dell’ardore come attributo di Sant’Antonio da Padova, ma anche avere significati opposti. Nelle allegorie rinascimentali per esempio infatti le fiamme della passione avvolgono la lussuria, uno dei sette peccati capitali.

Le stelle nelle opere d’arte

E come il fuoco anche le stelle sono un simbolo delle origini. La famiglia delle divinità astrali greco-romane ha origini babilonesi e, nonostante l’opposizione dei primi scrittori cristiani, l’idea di un legame tra dei e stelle si diffonde anche nella religione e nell’arte cristiana. Gesù e Maria sono stati associati alle stelle, così come alcuni santi come Domenico e Tommaso d’Aquino. Nell’allegoria rinascimentale, la Musa dell’Astronomia Urania indossa una corona di stelle e le stelle adornano anche la veste della Filosofia insieme ai fiori e ai pesci.

La vite nelle opere d’arte

Ma gli elementi naturali nell’arte non sono solo quelli astrali, ma anche le piante e la frutta. Tra i più diffusi c’è la vite. i grappoli d’uva appartengono a Dioniso, il dio greco del vino, ma non solo. Nell’arte cristiana simboleggiano il vino eucaristico, quindi il sangue di Cristo. Il bambino Cristo, tra le braccia della vergine Maria, spesso nelle rappresentazioni tiene dell’uva. In opere non religiose invece è la personificazione dell’autunno, per via dei raccolti tra settembre e ottobre. 

La melagrana nelle opere d’arte

Ma la vite non è l’unico frutto nelle mani di Cristo bambino nelle nostre opere d’arte. Spesso infatti troviamo anche la melagrana. Era già simbolo in Grecia della dea della fertilità Demetra o Cerere per i romani per via dell’abbondanza dei suoi chicchi. Ma con le rappresentazioni cristiane diventa simbolo di resurrezione e immortalità, ma non tutti sanno che è anche il simbolo cristiano della castità. 

La mela nelle opere d’arte

E infine l’ultimo frutto e simbolo di oggi ma non per importanza è la mela. Questa si forse lo conosciamo un po’ tutti: nell’arte cristiana è il frutto dell’albero della conoscenza, raccolto da Eva e simbolo della cacciata dal Paradiso. Viene tenuto a volte da Cristo bambino per alludere alla redenzione da quel peccato originale. Ma la sua storia è abbastanza lunga nel tempo e arriva da più lontano: il pomo della discordia per esempio viene gettato nel banchetto degli dei e usato da Paride per la sua scelta della donna più bella al mondo. Infine, le mele d’oro delle Esperidi simboleggiano l’immortalità e sono un attributo di Ercole.

 

Se anche tu come me sei affascinato dai simboli e i significati dell’arte ti suggerisco di dare un’occhiata al mio post sulla teoria dei colori. E se non vuoi perderti i prossimi video iscriviti al canale Youtube attiva la campanella. Grazie e alla prossima! 

Ciao, se hai suggerimenti e consigli contattami sui social. Mi trovi sempre su Instagram, Facebook e Twitter. A presto!