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Cosa vedere a Basilea in un giorno? Se sei arrivato qui sicuramente te lo starai chiedendo perchè hai in programma un viaggio in città. Non preoccuparti Il post di oggi è dedicato proprio a Basilea e a cosa vedere tra arte e musei. Sono stata lì per un paio di giorni in occasione di Art Basel e per la prima volta dopo diversi anni in fiera ho avuto la possibilità di girare anche la città e visitare i suoi fantastici musei.

Basilea in Svizzera, infatti, è una città famosa tra gli amanti dell’arte principalmente per due motivi: Art Basel, la fiera d’arte che si svolge ogni anno nel mese di giugno, e i suoi musei con delle collezioni ricche di capolavori. 

Se vi capita di andare in un periodo diverso da quello della fiera non preoccupatevi perché ci sono comunque moltissime cose da vedere e un paio di giorni possono davvero volare. Se invece come me dedicate un giorno alla fiera e un giorno al giro in città ecco i miei suggerimenti sul percorso. 

Un giorno a Basilea – Il Kunstmuseum

Io ho iniziato domenica dal centro città e la prima tappa è stata il Kunstmuseum che si divide in 3 diverse sedi. La collezione è composta da quasi 4000 opere tra dipinti, sculture e installazioni e in più vengono organizzate ogni anno mostre temporanee. 

Nella sede chiamata Hauptbau si trovano capolavori dal 15* al 20* secolo mentre il Neubau accoglie tutta l’arte del Novecento. Ad essere sincera questa è la mia zona preferita. Si tratta dell’edificio più moderno e accoglie mostre temporanee come quella sul Cubismo da Picasso a Léger con un centinaio di lavori dei protagonisti del movimento, che sarà aperta fino alla fine di agosto. 

La terza sede il Gegenwart si trova a meno di 10 minuti a piedi dalla zona principale e in questo periodo ospita una mostra temporanea sull’artista sud africano William Kentridge sul tema complesso delle migrazioni, del razzismo, delle oppressioni e dei conflitti sociali. Anche questo edificio viene utilizzato per mostre temporanee e spostarsi fra le sedi per le stradine della città rende la visita entusiasmante. 

Munsterplatz area

Tra l’altro questa sede è a due passi dalla riva del Reno quindi per tornare verso la zona più antica della città, la Munsterplatz area si può costeggiare il fiume e risalire facilmente. Questo è quello che ho fatto io e che vi suggerisco. 

Nel weekend in cui sono andata era in corso Parcours, una mostra di sculture di 20 artisti contemporanei all’intero degli spazi della città o all’aperto. 

Questa è stata soltanto un’occasione per visitare alcune tappe già programmate come la Cattedrale medievale, ma anche per scoprine di nuovi come il campo sportivo comunale con un’opera di Matias Faldbakken

Alcuni lavori erano di artisti che adoro come Dan Graham e Cathy Wilkes (protagonista quest’anno anche del padiglione Gran Bretagna alla Biennale di Venezia) mentre altri sono stati una scoperta come la casa sommersa di Rinus Van de Velde, che è scultura ma anche set di uno dei suoi ultimi lavori video. 

Per via di questa esposizione ho approfittato per visitare il Museo delle culture con un’installazione di Reto Pulfer creata utilizzando tessuti, piante, disegni, dipinti e oggetti trovati per caso.

Marketplatz Area

Il giro della città può continuare poi con la seconda piazza che può essere considerata principale, quella di Marketplatz. Qui si trova il Municipio di Basilea, un edificio rosso incredibile, costruito agli inizi del ‘500 in stile tardogotico. è possibile entrare e visitare il cortile centrale con degli affreschi stupendi. Il palazzo era stato voluto dalla Corporazione degli artigiani quindi sulla facciata sono riprodotti i 12 stemmi dei cantoni che ne facevano parte. 

A due passi da lì noi non ci siamo voluti perdere tra le stradine con i negozi, anche perchè essendo domenica molti erano chiusi, ma abbiamo preferito tornare verso il Reno e riposarci un po’ al sole sulla riva e mangiare qualcosa. 

Se trascorrete la notte in albergo vi suggerisco di farvi dare al check-in la Basel Card che è compresa nella tassa di soggiorno che pagherete. Vi da accesso con il 50% di sconto ai musei e vi permette di prendere per 24 ore tutti i mezzi della città gratuitamente. 

La Fondazione Beyeler di Basilea

La nostra tappa successiva infatti si raggiunge facilmente con un tram, il numero 6 ed è la Fondazione Beyeler

Per me questa è la vera chicca della città. L’architettura principale è stata disegnata da Renzo Piano ed è immersa nel verde del Parco Berower. Quando sono andata io era in corso la mostra temporanea sul periodo Blu e rosa di Picasso con opere come La Vie e Acrobata e giovane arlecchino. Ma c’erano anche altre due mostre: una sui disegni di Louise Bourgeois e una monografica dedicata a Rudolf Stingel

Un giro nel parco tra il verde e le sculture è parte integrante dell’esperienza. Grazie al campo di papaveri e lo stagno con le ninfee mi sono sentita subito immersa nelle opere di Monet, che è uno degli artisti in collezione tra l’altro.

Il mio giro è finito in serata qui alla ricerca delle sculture del parco e sono rientrata poi in città per concludere il mio viaggio. 

Questi sono i miei consigli se volete visitare la città in un solo giorno, ma ovviamente ci sono anche altri luoghi di Basilea come il Museo Tinguely che con un po’ più di tempo spero di visitare magari l’anno prossimo e a cui vi consiglio di dare un’occhiata. 

Art Basel 2019 – La fiera d’arte e Unlimited

Il primo giorno a Basilea, il sabato, quest’anno lo avevo trascorso in fiera non solo tra gli stand ma visitando anche Unlimited. Ogni anno in occasione di Art Basel viene organizzata all’interno della stessa struttura un’esposizione di opere di dimensioni immense “senza limiti” che vengono presentate dalle principali gallerie. Visitare tutta la fiera è praticamente impossibile in un solo giorno, ma per me Unlimited è un must che consiglio a chiunque. 

Alcune delle opere che mi sono piaciute di più quest’anno sono state di certo le sculture di proprorzioni giganti:

  • We come in peace di Huma Bahbha già presentata nel 2018 al Metropolitan Museum. Un vero e proprio totem contemporaneo.
  • Tin Man of the Twenty-First century di Coco Fusco, una scultura di 3 metri che ritrae Donald Trump in versione Mago di Oz. 
  • Foreverago di Pae White, una struttura di 40 metri a forma di onda creata con tessuti rifinti e tecnologia all’avanguardia. 
  • Inoltre, fanstastica l’opera partecipativa di Rivane Newuenschwander in cui il visitatore è invitato a scegliere una parola che lo rappresenta fra quelle in una cesta e attacarla ad un muro di etichette. 
  • Ma non è l’unica. L’opera dal titolo Test di Franz West  consisteva i una lunga fila di divani realizzati con tendaggi e tessuti di scarto su cui chiunque poteva sedersi, riposandosi, leggendo, chiacchierando e diventando parte dell’opera. 
  • Non mancano anche opere  storiche ad Art Unlimited come l’installazione di Fausto Melotti di quest’anno o divertenti come quella di Andreas Angelidakis che poteva essere smontanta e rimonta dal pubblico. 
  • Ma le due opere che mi hanno colpito di più sono state di certo il Cedro di versailles di Giuseppe Penone presentato da Gagosian, un albero monumentale scavato fino al suo midollo per essere riportato allo stadio iniziale. 
  • E infine The Sun di Ugo Rondinone sul contrasto tra naturale e artificiale e sul tema del mito e della scultura classica. 

Spero che il mio racconto su Cosa a vedere a Basilea in un giorno attraverso il racconto del mio weekend ad Art Basel vi è piaciuto e non dimenticatevi di dare un’occhiata al canale YouTube per viaggiare insieme alla scoperta delle città d’arte e dei loro musei.

A presto,

Clelia

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