Alighiero Boetti Segno e disegno. La parola nell’arte
Alighiero Boetti è uno dei componenti più precoci ed eclettici del gruppo dell’Arte Povera. Si allontana dal gruppo, però, agli inizi degli anni Settanta. Così da essere considerato oggi uno dei protagonisti dell’arte concettuale in Italia.
La sua ricerca gioca sulle contraddizioni formali del linguaggio, sul rapporto tra le cose e la loro denominazione visiva, oltre che linguistica.
Alighiero Boetti. La ‘quadratura’ nell’arte
Ordine e disordine è la prima frase, necessariamente di sedici lettere, con cui Alighiero Boetti per la prima volta realizza una ‘quadratura’ nel 1972.
Questo procedimento consiste nel disporre per linee verticali, all’interno di una griglia, tutte le lettere che compongono una frase o un’associazione di parole.
I ricami giocano sull’alternanza tra lettera e sfondo, tra spazio pieno e vuoto, tra colore chiaro e scuro. Rappresentanti di realtà di segno opposto e complementare, alla ricerca del principio regolatore dell’universo.
Alighiero Boetti. Segno e disegno
In quest’opera la frase scelta come elemento centrale è semplice da rintracciare: ‘Segno disegno’. Ma è anche accompagnata da altre frasi in quadratura come “Ammazzare il tempo” o “Non parto non resto”. Tutte esattamente di 16 lettere.
Queste opere venivano realizzate a Kabul su disegno e commissione di Boetti. Poi a Peshawar, dopo l’invasione sovietica in Afghanistan nel 1979.
Gli arazzi ormai famosissimi si trovano in diverse delle più importanti aste nazionali ed internazionali. Le cifre di vendita sono superiori al milione di euro.
Io mi diverto un po’ ovunque a scoprire frasi celate in questi lavori. In fiera capita talvolta di vedere i pezzi migliori. Quella che preferisco: “Dare tempo al tempo”.
Ho lavorato molto sul concetto di ordine e disordine: disordinando l’ordine oppure mettendo l’ordine in certi disordini…
Alighiero Boetti
Senza titolo (Segno e disegno), 1978, ricamo su tela, cm 68 x 68 ©Archivio Boetti
Quest’opera fa parte del gruppo La parola nell’arte. Se vuoi saperne di più puoi dare un’occhiata anche a Joseph Kosuth e Sam Havadtoy.