20 professioni nell’arte che ognuno di noi potrebbe un giorno intraprendere. Si tratta di una carrellata dei principali settori, non di una lista enciclopedica poiché del resto sarebbe impossibile.
Per ognuna ci sono percorsi di studio e esperienze specifiche che permettono di diventare dei professionisti del settore. Bisogna trovare la propria strada e fare del proprio meglio, anche se non sempre sarà semplice.
Iniziamo da quelle forse più comuni ma secondo me anche più interessanti.
Curatore di mostre e musei
Il primo lavoro tra le 20 professioni nell’arte è quello del curatore. I musei e le gallerie sia in Italia che all’estero impiegano solitamente un certo numero di curatori. Questi si occupano di studiare e presentare la collezione permanente. Il lavoro consiste nel conoscere a fondo le opere della collezione e studiare i percorsi migliori per la presentazione al pubblico.
Nel caso di grandi musei come la Tate modern a Londra ogni curatore si occupa di specifiche sale in base alla propria specializzazione. E, collabora con i curatori esterni nell’organizzazione delle mostre temporanee.
Infatti, negli ultimi dieci anni la figura del curatore si è evoluta abbastanza. E oggi esistono curatori freelance che collaborano con musei e gallerie più nell’organizzazione di mostre temporanee. Questi sono gli stessi che devono visitare fiere, studi d’artista e archivi per scoprire nuovi talenti e presentare le loro opere. Una parte importante di questo lavoro è quella della scrittura del catalogo della mostra o dei pannelli introduttivi per il pubblico. Il racconto quindi delle sue scelte curatoriali con le relative motivazioni.
Critico d’arte
Un lavoro che spesso viene confuso con quello del curatore, ma che in realtà è per certi versi molto diverso è quello del critico d’arte. Il critico d’arte infatti deve essere visto più come un ricercatore. Spesso si tratta di ruoli all’interno delle università. Il critico d’arte è colui che studia, analizza e scrive delle opere d’arte facendo naturalmente dei riferimenti a dottrine filosofiche, avvenimenti storico-politici e studi di estetica.
Ovviamente un curatore che pubblica numerosi testi di critica d’arte può e deve essere considerato un critico d’arte. E per questo a volte le due figure si sovrappongono. Ma non sempre i critici d’arte sono curatori di musei o mostre temporanee.
Insegnante di storia dell’arte
I critici d’arte possono essere piuttosto, professori universitari che oltre a tenere i propri corsi hanno per contratto il compito di pubblicare studi e ricerche sulla materia che insegnano.
L’insegnante di storia dell’arte è quindi un’altra delle figure professionali tra le 20 professioni nell’arte. Si può insegnare in università per corsi di Storia dell’arte pura, come per corsi di Economia dei beni culturali e quindi materie non strettamente storico artistiche ma con tagli differenti.
Oppure si può essere insegnanti di storia dell’arte nelle scuole medie o nei licei. In qualsiasi caso è fondamentale rimanere aggiornati e coinvolgere i propri studenti. Questo è quindi un lavoro che richiede grande passione e voglia di trasmettere le proprie conoscenze agli altri.
Guida turistica
E un altro lavoro che richiede probabilmente le stesse caratteristiche ma applicate in un altro contesto, è la guida turistica. In Italia come all’estero, la guida turistica è quella persona che ci accompagna nei nostri viaggi o nelle visite dei musei, raccontandoci gli aneddoti più interessanti e le storie più accattivanti.
Per poter fare la guida turistica c’è bisogno in molti Paesi di specifici tesserini che si possono acquisire attraverso esami diversi di Paese in Paese o addirittura differenti da una regione all’altra. in ogni caso ciò che più servirà è una buona memoria e tanta passione per date e aneddoti.
Artista
Tutte queste figure non esisterebbero però se non ci fosse qualcosa da valorizzare, raccontare o curare. Senza l’artista quindi non esisterebbero le opere d’arte e le 20 professioni nell’arte. Che sia pittore, scultore o street artist ogni artista esprime attraverso le sue opere la propria visione del mondo e della società.
Esistono due tipologie di artisti: gli autodidatti e coloro i quali invece hanno frequentato l’Accademia. In entrambi i casi però la conoscenza dei materiali e delle tecniche è fondamentale per poter scoprire quale è la propria forma di espressione preferita.
Inoltre, il fatto che le opere di un artista entrano nel mercato dell’arte o vengono esposte in musei e gallerie permette al pubblico di condividere e rivivere queste emozioni e riflessioni.
Artigiano
Di supporto alla figura dell’artista ci sono poi diverse figure di artigiani professionisti specializzati in specifici settori. Ad esempio corniciai, lavoratori del plexiglass e perfino escavatori di marmo.
Vi assicuro che in tanti anni io ne ho conosciuti moltissimi e di bravissimi. Spesso alcune opere soprattutto nell’arte contemporanea, non potrebbero esistere senza l’aiuto e il supporto di queste figure professionali specializzate.
E alcuni sono proprio specializzati nel supportare gli artisti o i musei nella realizzazioni di lavori di completamento dell’opera o di allestimento dell’opera.
Restauratore
Attraverso il tempo però le opere d’arte sia antiche che contemporanee a volte hanno bisogno di essere fisicamente salvaguardate o addirittura ritoccate. Qui entra in gioco il restauratore.
Potremmo considerarlo un po’ il medico dell’arte. Le conoscenze infatti di chimica biologia e fisica che un restauratore deve acquisire attraverso gli studi e sul campo fanno rientrare questa figura tanto nel mondo della scienza quanto in quello dell’arte.
Anche gli studi di storia dell’arte, estetica e museologia sono infatti una parte fondamentale della sua formazione e della sua vita di tutti i giorni. Per diventare restauratori oltre i corsi universitari, ci sono delle vere e proprie Scuole di specializzazione che permettono poi di esercitare la professione. Gli esami di ammissione sono molto complessi e la possibilità di lavorare è limitata ma non per questo bisogna demotivarsi.
Professionista museale
Un’altra figura complessa da descrivere ma fondamentale nel mondo dell’arte è quella del professionista museale. Sotto questa definizione, infatti può rientrare un po’ di tutto e bisogna davvero cercare di capire verso cosa si è portati prima di immaginarsi nel lavorare in un museo.
Io stessa ho lavorato per un anno a Palazzo Reale a Milano e mi sono resa conto di quante siano le figure che lavorano in un museo, oltre il curatore che è la più conosciuta.
Dovete immaginare il museo come un’azienda, all’interno di ogni azienda affinchè tutto proceda per il meglio c’è bisogno che ognuno faccia la sua parte. Le principali figure professionali in Italia sono state tutte inserite in una vera e propria Carta nazionale delle professioni museali. Questo documento molto dettagliato è stato realizzato dall’ICOM International Council of Museums nel 2006.
Insieme al curatore, infatti, ogni mattina entrano negli uffici del museo: catalogatori, registrar che si occupano dei prestiti e della movimentazione delle opere. Ma anche coordinatori dei servizi di accoglienza come biglietteria, guardasala e altrettanto importanti i responsabili amministrativi e i fundraiser che si occupano della gestione finanziaria e della richiesta di fondi e sponsorizzazioni.
Exhibition designer
Inoltre, un’altra figura che spesso viene coinvolta dai musei è quella dell’architetto disegnatore della mostra. Se infatti il curatore si occupa del percorso espositivo quindi della scelta delle opere e crea un filo logico di presentazione, l’exhibition designer si occupa di come queste opere vengono fisicamente presentate.
Solitamente si tratta di architetti specializzati e soprattutto che hanno la capacità di dialogare con il curatore e aiutarlo nella pianificazione. Bisogna essere molto competenti in fatto di esposizione delle opere, illuminazione e design delle mostre. Il proprio compito è fondamentale tanto quanto quello del curatore, se non a volte più complesso.
Educatore museale
Tra i professionisti museali una figura a sé stante e che merita la sua specifica attenzione è quella dell’educatore museale. Il compito principale è quello di occuparsi delle attività educative del museo. Ovviamente per poter svolgere questo lavoro bisogna mettere insieme due caratteristiche: la passione per l’arte ma anche quella per la semplificazione e la trasmissione delle informazioni.
Per riuscire infatti ad essere coinvolgenti nei laboratori e nelle attività che si organizzano bisogna davvero impegnarsi a guardare alla storia dell’arte e alle collezioni del museo per il quale si lavora in maniera moderna e a sintetizzare e trasformare le informazioni in maniera tale da non annoiare i visitatori.
Molte delle attività si svolgono con le scuole, quindi anche pazienza e voglia di lavorare a contatto con bambini e ragazzi è un ottimo incentivo.
Arte terapista
Oltre che poter educare attraverso l’arte si può fare anche terapia. La figura dell’arte terapista si è diffusa molto solo negli ultimi anni. Gli studi sull’importanza dell’arte nella cura di diverse forme di malattia è ormai una materia di studio e le ricerche scientifiche sull’argomento si stanno moltiplicando.
A dire il vero io non sono esperta in materia, ma sono la prima ad essere molto affascinata dall’idea che l’arte possa essere considerata una forma di terapia a livello psicologico. Sicuramente essendo un ambito in piena evoluzione si comincerà nel tempo a richiedere sempre di più figure professionali serie e preparate.
Art Advisor
Un’altra figura professionale tra le 20 professioni nell’arte, più legata invece all’ambito mercato dell’arte, che è stata per molto tempo fraintesa o quantomeno poco chiara ma che finalmente anche in Italia ha un ruolo riconosciuto è quella dell’Art Advisor.
L’art advisor è colui che come un consulente finanziario ma che conosce il mercato dell’arte, la valutazione delle opere e la storia dell’arte aiuta i singoli o le aziende ad investire nelle opere d’arte. Si tratta di una professione molto complessa che può essere svolta da libero professionista o per aziende private o per banche.
A me ha sempre affascinato moltissimo e parte dei miei studi in Economia dei beni culturali erano mirati a diventare art advisor. Potrebbe essere il lavoro perfetto per una persona che ama viaggiare, ma anche che non perde occasione per seguire aste, fiere e gallerie o visitare lo studio di un artista. Oltre a spendere molto tempo però nella ricerca e conoscenza delle valutazioni, un buon art advisor costruisce un portfolio di clienti e stabilisce relazioni che gli permettono di fare da intermediario nella compravendita delle opere e guadagnare a percentuale.
Di sicuro uno dei lavori più affascinanti, ma anche più difficili nel mondo dell’arte, secondo me.
Gallerista
Un altro protagonista del mercato dell’arte che come l’Art advisor deve conoscere le valutazioni e rimanere sempre aggiornato è il gallerista. All’interno di una galleria in base alle dimensioni della stessa ci sono numerose figure professionali.
Oltre il proprietario della galleria, si possono trovare il manager e i curatori. Soprattutto all’estero come qui in Inghilterra dove molte gallerie d’arte sono vere e proprie catene e non piccole imprese oltre il propretario è necessario che la singola galleria sia gestita da una figura specifica. E per ogni gruppo di opere è necessario al tempo stesso che ci sia un curatore che come per un museo le espone insieme secondo un filo logico.
Entrambe queste due figure sono fondamentali soprattutto nell’organizzazione degli stand della galleria in fiera insieme al registrar che come nel museo si occupa della movimentazione.
Ho deciso di inserire tutte queste figure sotto la definizione di gallerista perché il numero di persone impiegate in una galleria e il ruolo specifico di ognuna dipende molto dalle dimensioni della galleria stessa e a volte dal Paese in cui si trova.
Se si vuole iniziare a muovere i primi passi in galleria allora il consiglio è quello di iniziare come assistente. Si avrà la possibilità di entrare in contatto con le opere e di assistere alle compravendite, ma anche di viaggiare moltissimo in giro per fiere.
Professionista della casa d’aste
Un altro luogo di lavoro nel mondo dell’arte che richiede diverse figure professionali molto specifiche è la casa d’aste. Scopriamone alcune fra queste 20 professioni nell’arte.
Anche in questo caso dipende molto dalle dimensioni della casa d’aste. In situazioni come quella di Sotheby’s e Christie’s con migliaia di impiegati, ognuno ha un suo ruolo.
Troveremo i curatori divisi sempre per specializzazione che può essere per arco temporale ad esempio arte moderna, contemporanea o antica. Oppure per tipologia di forma d’arte, ad esempio gioielli, multipli e arte grafica o mobili. O infine per area geografica come arte africana o arte cinese. Il loro compito è quello di rimanere in contatto con potenziali venditori e compratori, ma anche valutare le opere o curare l’ordine delle opere in asta e il relativo catalogo.
A volte i curatori sono anche impiegati durante l’asta per assistere i compratori al telefono e fare offerte per loro oppure in sala. Nel caso di grandi case d’asta, invece, ci sono addirittura figure specifiche di servizio clienti che si occupano dei rapporti e la registrazione dei compratori.
Infine essendo aziende anche nella case d’asta c’è bisogno di personale amministrativo per la gestione finanziaria o di promozione e gestione dei canali di comunicazione.
Professionista dell’editoria d’arte
Un altro lavoro che viene forse considerato meno, ma che io trovo molto interessante, è quello del professionista dell’editoria d’arte. E per questo ho voluto inserirla tra le 20 professioni nell’arte.
In fin dei conti per ogni grande esposizione temporanea così come per importanti collezioni permanenti viene realizzato un catalogo e al fine di crearlo c’è bisogno di professionisti che curino l’impostazione del libro, la grafica, i rapporti con gli autori, i rapporti con i rivenditori, le ricerche sul copyright e molto altro.
All’interno di una casa editrice ci sono moltissime figure e inoltre molte case editrici come Skira ed Electa o Silvana Editoriale in Italia stanno ampliando i propri servizi e già da anni si occupano dell’organizzazione mostre come aziende private di supporto ai musei e agli spazi espositivi.
Lavorare in una casa editrice nel mondo dell’arte non vuol dire quindi solo occuparsi dei testi e dell’oggettistica relativa alla mostra, ma potrebbe diventare il modo per lavorare davvero all’organizzazione di una mostra.
Giornalista d’arte
Una figura che invece è sempre esistita e con il tempo si è solo molto evoluta nel mondo dell’arte è il giornalista. Che si lavori per una piccola o grande testata la caratteristica di un buon giornalista d’arte è quella di essere nel posto giusto al momento giusto, raccontare la notizia e quindi avere rapporti con artisti, curatori e galleristi. Ma soprattutto avere una forte passione per la scrittura.
Se si vuole fare questo lavoro, infatti, non si può pensare di andare solo in giro per inaugurazioni e fiere ma bisogna anche avere la capacità di scrivere bene e velocemente perchè la notizia non aspetta.
Un’altra figura che ormai da una decina d’anni si sta diffondendo sempre di più anche nel mondo dell’arte e rientra nella categoria giornalismo è quella dell’art blogger. Se siete dell’idea però di aprire un blog vi consiglio di farlo con l’approccio della condivisione di una vostra passione mentre lavorate nel mondo dell’arte in altri ruoli, e non con l’idea di farla diventare fin da subito un lavoro. Sono certa che a breve anche nel mondo dell’arte nasceranno collaborazioni e sponsorizzazioni, ma al momento non è ancora una figura professionale stabile al 100%.
Professionista nella logistica o nelle assicurazioni d’arte
Una professione tra queste 20 professioni nell’arte invece che io non avevo mai preso in considerazione anche dopo l’università è quella del professionista nella logistica e nell’ambito delle assicurazioni.
Invece, durante l’organizzazione di una mostra nello studio d’artista in cui ho lavorato per molti anni a Milano sono stata contatta dalla ditta che si sarebbe occupata della movimentazione delle opere dallo studio al museo. Nulla di fuori dalla norma fin quando non ho capito che l’email era firmata da una mia collega dell’università che si occupava adesso dell’organizzazione logistica di questi spostamenti.
Un lavoro che non avevo mai considerato ma che in realtà richiede grandi capacità: un’attenzione meticolosa, tanta pazienza e capacità relazionali. Si possono infatti spendere ore con artisti, collezionisti e curatori di musei per coordinare gli spostamenti e far arrivare tutto in tempo per l’allestimento.
Al tempo stesso nell’organizzazione di una mostra ci sono da assicurare le opere e un’altra professione che rientra nell’ambito è quella dell’assicuratore. Più alto sarà il valore delle opere più alto sarà il pagamento all’assicurazione e qualcuno se ne dovrà pur occupare.
Curatore Archivio e Fondazione d’artista
La prossima professione è quella che come vi dicevo ho svolto per anni a Milano, il curatore di un archivio e studio d’artista. Ci sono alcune distinzioni da fare prima di poter capire di cosa ci si occupa nella pratica.
Se l’artista per il quale si lavora è giovane e sta crescendo ma vuole dedicarsi alla realizzazione delle opere avrà bisogno di una persona che si occupi dei rapporti con la galleria e i musei e la vendita delle opere allora assumerà un assistente di studio.
Quando l’artista è già affermato o addirittura storicizzato come ad esempio Michelangelo Pistoletto o Arnaldo Pomodoro allora costituirà una fondazione o un archivio per curare i rapporti con le gallerie, musei e curatori, ma anche valorizzare dopo anni il patrimonio del proprio archivio.
Qui le figure potranno essere diverse e per certi versi basate su quelle museali, ma con un rapporto molto più diretto con l’artista vivente e con una focalizzazione specifica sui suoi lavori e non su un periodo artistico vasto.
Molte fondazioni di grandi artisti in Italia sono comunque piccole imprese con poche persone, alcune volte come nel mio caso solo due o tre. Si tratta di un lavoro dinamico, in cui bisogna essere pronti a saltare da un progetto all’altro, da un incontro al successivo per progettare mostre o eventi sia in Italia che all’estero. E spesso sono richieste capacità di archiviazione dei materiali e delle opere. E ogni tanto anche di comunicazione e marketing.
Social Media Manager e PR
Nel migliore dei casi invece sia le fondazioni d’artista che le altre istituzioni di cui abbiamo parlato come musei, gallerie o case d’asta hanno una specifica figura di Social Media Manager o Pubbliche relazioni.
Pur essendo due figure differenti, spesso in istituzioni di piccole e medie dimensioni coincidono. Si cura il sito e i profili social e la loro crescita, tanto quanto le relazioni con collezionisti o musei per fornire sempre la stessa immagine dell’artista o del museo e promuovere le collezioni in modo univoco.
Può anche essere un lavoro svolto da libero professionista e che sicuramente verrà richiesto sempre di più.
Avvocato nell’ambito dell’arte
Infine tra le 20 professioni nell’arte, in tema di preservazione delle opere di un artista o di collezioni private e pubbliche, un’altra figura importante e spesso poco considerata è quella dell’avvocato in ambito artistico.
Che sia per una causa di infrazione del copyright, un falso o più comunemente un contratto tra artista e gallerista un avvocato sarà sempre coinvolto. Per questo motivo sia in Italia che all’estero esistono diversi studi legali specializzati solo nell’ambito artistico, che supportano ogni passaggio della compravendita e spesso la promozione e l’utilizzo dell’immagine di un artista o delle sue opere.
20 professioni nell’arte. Conclusioni
Queste sono 20 delle principali professioni nell’ambito dell’arte con cui io negli anni sono entrata in contatto. Si tratta di un racconto generale e per ognuna si potrebbe approfondire moltissimo. Fatemi sapere nei commenti del video di YouTube quale di queste professioni vi attira di più. E seguitemi su Instagram per scoprire di più dei miei giri per gallerie, fiere e musei!
Grazie della compagnia e a presto!